Politica
Europee - Di Maio e Di Battista incontrano leader gilet gialli in Francia
MONTARGIS, 5 FEBBRAIO – L’ufficio stampa del vicepremier Luigi Di Maio ha reso nota la notizia dell’incontro fra i due storici esponenti del Movimento 5 Stelle ed alcuni portavoce del “mouvement des gilets jaunes”, da quasi un anno al centro dell’attenzione mediatica in Francia ed in Europa per le numerose manifestazioni di protesta che hanno provocato anche duri scontri a Parigi e dintorni. L’incontro sarebbe avvenuto a Montargis, nella regione centrale della Valle della Loira, presumibilmente al fine di preparare il terreno in vista di una possibile alleanza elettorale europea fra i due movimenti (entrambi nati spontaneamente sul web, sebbene a diversi anni di distanza e con uno sviluppo comportamentale già profondamente diverso).
Alcuni attivisti dei “gilet gialli”, infatti, hanno da alcuni mesi deciso di costituirsi in una forma organizzata, eventualmente dando vita ad un vero e proprio partito, in modo tale da incanalare le ragioni della protesta e poter al meglio far valere le proprie rivendicazioni nei confronti delle istituzioni. Del resto, il movimento si è segnalato anche per numerose azioni violente perpetrate dalla sua ala più radicale, come blocchi stradali, scontri con la polizia, vandalismo su opere architettoniche e devastazione di proprietà private e beni pubblici in tutta la Francia nonché in Belgio. Ingrid Levavasseur e Christophe Chalençon sono stati scelti come mediatori con gli esponenti più radicali e sono dunque divenuti tra i principali volti mediatici del movimento, professandosene rappresentanti e portavoce, fino a proporre la costituzione di una lista di candidati per le prossime elezioni del Parlamento Europeo (denominata “RIC”, ovvero “Référendum d’Initiative Citoyenne).
È proprio in quest’ottica che dovrebbe essere avvenuto l’incontro con gli esponenti del partito pentastellato italiano, in rappresentanza del quale hanno del resto partecipato anche gli Eurodeputati Fabio Massimo Castaldo, Tiziana Beghin ed Ignazio Corrao. Vi sarebbero infatti molte posizioni e valori che accomunano i due gruppi politico-sociali, dichiarando entrambi di porre al centro delle loro battaglie gli interessi dei cittadini, i diritti sociali, la democrazia diretta e la difesa dell’ambiente. Una frangia dei “gilets jaunes” si sta in questa direzione sviluppando dopo aver avviato le proprie azioni di protesta nel maggio 2018 per contestare l’aumento dei prezzi del carburante e l’elevato costo della vita, soprattutto nelle periferie, sostenendo che le riforme fiscali degli ultimi governi costituirebbero un onere eccessivo e sproporzionato, a tutto svantaggio delle classi lavoratrici che vivono nelle aree rurali e suburbane del Paese. I manifestanti stanno dunque chiedendo da mesi la diminuzione delle tasse sul carburante, la reintroduzione della tassa di solidarietà sulla ricchezza, un aumento dei salari minimi, nonché l’attuazione di alcune iniziative referendarie popolari (da cui appunto prenderebbe nome la lista che potrebbe essere candidata alle prossime Europee).
Il vicepremier Di Maio ha anche postato una foto-ricordo su Instagram, dicendosi entusiasta dell’esito dell’incontro (definito “il primo di tanti”, anche perché i RIC sarebbero stati invitati a Roma nelle prossime settimane). Il capo politico del MoVimento ha voluto inoltre sottolineare che a suo avviso “il vento del cambiamento ha valicato le Alpi”. In realtà, Di Maio non sarebbe riuscito ad incontrare tutti gli esponenti del movimento francese, per il semplice motivo che nelle ultime settimane si è registrata una fortissima spaccatura tra le posizioni degli stessi gilet gialli: infatti, il gruppo facente capo a Maxime Nicolle, Eric Drouet e Priscilla Ludosky continua ad essere contrario ad ogni politicizzazione delle posizioni degli attivisti e manifestanti e non intende stringere alcun accordo politico o aprirsi ad un colloquio. Il leader pentastellato avrebbe anche tentato di prendere contatti con l’avvocato François Boulo, considerato vicino ai suddetti esponenti, ma senza riuscire ad organizzare un incontro con essi; secondo le ricostruzioni di alcuni media francesi, soltanto per questo motivo avrebbe ripiegato sul gruppo coordinato da Chalençon e Levavasseur.
Maxime Nicolle, commentando la possibile alleanza M5S-RIC, ha confermato che “né al sottoscritto, né ad Eric Drouet, né a Priscilla Ludosky è pervenuta una proposta d’incontro, né siamo stati contattati. Se fosse confermata questa notizia, è giusto che si sappia che si tratta di un’iniziativa autonoma di una parte politicizzata che non rappresenta l’intero movimento dei gilets jaunes”. Nicolle ha infatti voluto sottolineare che tale movimento “è strettamente apolitico e dunque non intende presentarsi alle Europee”, aggiungendo anzi che “se Di Maio chiamasse me, io non alzerei nemmeno il telefono per rispondergli”. Nicolle, infine, ha addirittura diffidato qualsiasi attivista “giallo” dal candidarsi alle elezioni europee – come Ingrid Levavasseur intenderebbe fare – altrimenti verrebbe considerato a tutti gli effetti fuori dal movimento.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: fanpage.it