European Year of Volunteering 2011: un libro per il Premio Palombella
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MOLFETTA (BA), 1 GIUGNO – Si è tenuta a Palazzo Moroni a Padova, la presentazione del volume che riempie di significato l’anno 2011, l’ <European Year of Volunteering> , l’anno del volontariato. Nell’ambito della campagna Coming to 2011, il Movimento di Volontariato Italiano (Mo.V.I.) ha pensato di ripercorrere nel 2011 (inter alia Anno Europeo del Volontariato) la storia unitaria del nostro Paese attraverso il Volume “per l’Italia.150 anni di cittadinanze attive” (a cura di Guido Turus e Lorenzo Capalbo), Esedra Editrice, maggio 2011.
Un volume che riallaccia l’evento padovano al Sud, precisamente alla città di Molfetta, nell’ambito del Premio Palombella [MORE]del prossimo 18 giugno, di cui ne sarà secondo protagonista visto che si regalerà a colui/colei che ne risulterà meritevole.
Si tratta di un volume che propone 25 biografie di Donne e Uomini che, con le loro azioni, hanno contribuito ad allargare gli spazi di cittadinanza in Italia.
Uomini e Donne che, leggendo i bisogni sociali, hanno operato per l’accoglienza e l’inclusione.
Biografie di Cittadini che si sono adoperati per rendere il nostro Paese luogo di diritti e di solidarietà.
Nel Volume, vicino alla biografia del grande Luciano Tavazza, trova collocazione quella che concerne don Tonino Bello. Si intitola “don Tonino Bello: un grande organizzatore della speranza” di Francesco Lenoci, Carlo de Ruvo e Antonio Cecere.
E se Walter Palombella ha tagliato prima del tempo il nastro di una vita che procede, gli altri ne sapranno prendere l’estremo per continuare ad intesserlo per passione, voglia di combattere. Ne saranno di esempio i contenuti di vita nel libro che in tema, celebra socialmente un 150nario di storia italiana.
E se questo non basta a capirlo, allora si legga l’intervento che Francesco Lenoci nella regione Veneto ha tenuto qualche giorno fa in merito:
"Sottoscrivo quello che ho appena sentito dai relatori (Emilio Noaro, Franco Bagnarol, Emanuele Alecci e Giulio Marcon), questa sera, 13 maggio 2011, a Padova, nella Sala Anziani del meraviglioso Palazzo Moroni. Grazie, Grazie di cuore.
Questa sera, permettetemi di citare il pentalogo (cinque precetti) affidati da don Tonino Bello a chi fa volontariato.
Cinque precetti, affinché chi fa volontariato non si accontenti di fare da tutore, ma si riscopra padre.
I cinque precetti sono:
1) bisogna ricomprendere;
2) bisogna ricomprendersi;
3) bisogna ricollocarsi;
4) bisogna ricollegarsi;
5) bisogna riconnotarsi.
Sono precetti volti a far capire che la speranza è parente stretta del realismo (della concretezza, come ha detto il presidente Bagnarol).
E don Tonino Bello ci ha insegnato – con il pensiero, l’azione e la forza espressiva di un poeta – che:
• chi spera, cammina. Non fugge;
• cambia la storia, non la subisce;
• costruisce il futuro, non lo attende soltanto;
• ha la grinta del lottatore, non la rassegnazione di chi disarma;
• ha la passione del veggente, non l’aria avvilita di chi si lascia andare;
• ricerca la solidarietà con gli altri viandanti, non la gloria del navigatore solitario.
Vi faccio un regalo: è un meraviglioso pensiero di don Tonino Bello che ho appena letto, venendo in treno da Milano a Padova.
Ragazzi, vivetela bene la vostra vita, non bruciatela! Sarebbe splendido se la vostra vita la metteste al servizio degli altri.
Io sono convinto che se la vostra vita la spendeste per gli altri, la metteste a disposizione degli altri, non la perdereste.
Perdereste il sonno, ma non la vita. La vita è diversa dal sonno.
Perdereste il denaro, ma non la vita. La vita è diversa dal denaro.
Perdereste la quiete, ma non la vita. La vita travalica la quiete, soprattutto la quiete sonnolenta, ruminante del gregge.
Perdereste la salute, ma non la vita.
Io ho tanti dubbi, ma ho anche una certezza: che don Tonino sorride dal Cielo a chi opera nel campo del volontariato e del sociale.”
A.I.