Eternit: sospeso il processo bis, si attende la decisione della Consulta
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
TORINO, 24 LUGLIO 2015 - E’ stato sospeso il processo Eternit bis, nel quale è coinvolto Stephan Schmidheiny, è titolare della Eternit, accusato di omicidio volontario per la morte di ben 258 persone, decedute fra il 1989 e il 2014 per via dell’amianto che veniva lavorato negli stabilimenti dell’Eternit situati in Italia. [MORE]
Il caso di Schmidheiny finirà dunque davanti alla Corte Costituzionale perché, come ha sottolineato il gup Federica Bompieri, l’industriale svizzero non può essere processato due volte per lo stesso reato. Gli atti verranno quindi interamente trasmessi alla Consulta, che dovrà esprimersi sulla legittimità dell'articolo 649 del Codice di procedura penale in merito al caso Eternit.
Astolfo Di Amato, membro del team difensivo di Schmidheiny, ha dichiarato: «Siamo soddisfatti dalla decisione del giudice. Il tema del ne bis in idem lo avevamo sollevato noi. La decisione del giudice conferma che questo è il nodo del processo». Non sono invece dello stesso avviso i tanti parenti delle vittime, uno di loro ha dichiarato: «Anche per oggi la buffonata è finita. Adesso ci vorranno anni soltanto perché possa riprendere l'udienza preliminare. La legge è uguale per tutti, sì, ma per tutti i poveri. Per i signori è diverso». Non è soddisfatta nemmeno Romana Blasotti Pavesi, simbolo della lotta all’Eternit ed ex presidente di AFEVA: «Non posso esprimere grande soddisfazione per questa decisione. Si rimanda ancora, ma le malattie e i morti non rimandano. Di amianto si continua a morire e si verificano 50 casi nuovi ogni anno». Il pm Raffaele Guariniello ha assicurato che la lista delle vittime dell’Eternit sarebbe ancora più lunga: «Abbiamo trovato questi 94 nuovi casi di decessi e questa sospensione ci dà la possibilità di aggiungere questi casi a quelli già presenti al processo».
(foto www.gruppoasap.com)
Elisa Lepone