Cronaca

Eternit, sentenza shock della Cassazione: rabbia e delusioni Casale Monferrato

 CASALE MONFERRATO, 21 NOVEMBRE 2014 – Sentenza shock quella della Cassazione sul caso Eternit. È stata annullata la condanna a 18 anni del manager svizzero Stephan Schmidheiny prescrivendo il reato di disastro ambientale. Si procederà invece con l’accusa di omicidio volontario in relazione alla morte per mesotelioma di 213 persone, ma il pm Raffaele Guariniello è pronto a contestare una cinquantina di casi di morte in più, portandoli a 263.

Restano la rabbia e il dolore tra i cittadini di Casale Monferrato, il sindaco ha proclamato il lutto cittadino e organizzato una manifestazione di protesta. Nel pomeriggio si terrà un’assemblea pubblica dell’Afeva ( associazione familiari vittime amianto) a cui prenderà parte anche il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. Al termine sarà fatta una fiaccolata di solidarietà alle vittime fino all'ex stabilimento Eternit. “La delusione è tanta ma noi non ci arrendiamo” ha detto il sindaco Titti Palazzetti. "Spero che la politica non abbia l'atteggiamento del coccodrillo che piange per quello che non ha fatto. Spero nella politica del giorno prima piuttosto che del giorno dopo" ha detto ancora.[MORE]

Da parte sua la Cassazione spiega che l'oggetto del processo “era esclusivamente l'esistenza o meno del disastro ambientale, la cui sussistenza è stata affermata dalla Corte, che ha dovuto, però, prendere atto dell'avvenuta prescrizione del reato” nel 1986, quando gli stabilimenti sono stati chiusi. Non erano, quindi, “oggetto del giudizio i singoli episodi di morti e patologie sopravvenute, dei quali la Corte non si è occupata”.

 

Le reazioni della politica

 

 

Effettivamente la vicenda sembra aver risvegliato l’interesse sull’argomento sia al governo che in parlamento. Spiega il premier, Matteo Renzi: "O quella vicenda non è un reato, o se è un reato ma è prescritto bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione. Ci sono dei dolori che non hanno tempo. Dobbiamo far in modo che i processi siano più veloci, e dobbiamo cambiare la prescrizione".

Sulla stessa linea il presidente del Senato, Piero Grasso: “Non ho letto la sentenza e non posso commentarla. Ma c'è una legge sulla prescrizione sbagliata che va cambiata". Adesso sembra esserci finalmente un’intesa tra il presidente Grasso e il presidente della Camera, Laura Boldrini. Esiste già un provvedimento sulla materia, che era stato presentato dal presidente della commissione Giustizia Donatella Ferranti del Pd, ma si pensa che avranno una corsia preferenziale le misure messe in campo dall’Governo.

(foto dal sito www.greenme.it)

Michela Franzone