Cronaca

Estorsioni: Mafia doma 'cavallo di ritorno', 4 arresti a Palermo

PALERMO, 31 GENNAIO - Operazione all'alba della polizia di Stato. Arrestate per estorsione quattro persone, tra cui un esponente di spicco di Cosa nostra del mandamento mafioso di Pagliarelli, il quale aveva imposto il pagamento del pizzo agli stessi membri del gruppo criminale specializzato del furto di veicoli e nelle richieste di denaro alle vittime per riottenerle.[MORE]

Il blitz, coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia, e' stato eseguito dalla Squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti, e segue l'attivita' conclusa, nel dicembre scorso, con l'arresto di 25 persone responsabili a diverso titolo di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni - realizzate con il sistema del 'cavallo di ritorno' - nonche' di rapina, furto e ricettazione di veicoli.

In pochi mesi, i poliziotti della Sezione Criminalita' organizzata della Mobile avevano ricostruito la ramificata organizzazione dell'associazione che prevedeva una rigida suddivisione in ruoli. Vi erano coloro che rubavano i veicoli, suddivisi in 'batterie' e attivi sull'intero territorio cittadino; altri che fornivano luoghi sicuri dove custodire i mezzi fintanto che si concludesse la "trattativa" con le vittime e, infine, intermediari che avevano il compito di contattare queste ultime al fine di prospettare la possibilita' di recuperare il maltolto. E' stato accertato che il gruppo ogni mese era in grado di portare a termine all'incirca cento furti e di guadagnare 200.000 euro.

I veicoli sottratti erano prevalentemente mezzi commerciali. Nel corso di quella indagine era emersa chiaramente la pressione estorsiva esercitata nei confronti degli appartenenti all'organizzazione, da parte di Cosa nostra, intenzionata a controllare ogni attivita lecita e illecita nel territorio di propria competenza