Cronaca

Esselunga, aperto testamento Caprotti: controllo a moglie e figlia

 MILANO, 6 OTTOBRE - Nessuna sorpresa, almeno per il momento, per il futuro di Esselunga. Il patron Bernando Caprotti ha infatti affidato la gestione del marchio alla moglie e alla figlia Marina. E’ quanto emerge dalla apertura del testamento successiva alla morte. Nessuna vendita dunque: la holding Supermarkets ha infatti alzato il muro. L’apertura del testamento è avvenuta invece nella giornata di ieri, alle ore 18, presso lo studio del notaio incaricato Claudio Marchetti.[MORE]

Secondo Stefano Tronconi, esecutore testamentario di Caprotti, «il 70% circa delle azioni rappresentanti il capitale sociale di Supermarkets Italiani S.p.A ha formato oggetto di donazione in vita a favore del coniuge Giuliana Albera Caprotti e della figlia Marina Caprotti, in via tra loro congiunta». Supermarkets rappresenta infatti la holding di controllo di Esselunga.

Agli altri figli, Violetta e Giuseppe, il restante 30% delle quote da dividere in parti eguali. Il documento affidato al notaio Marchetti pare dunque concretizzare il concetto di lasciare Esselunga nello stesso stato antecedente la morte del patron. Non si escludono tuttavia sorprese, considerate le ben note grane familiari del passato. Su tutte proprio quelle con i figli di primo letto, la cui rottura si era acuita negli scorsi anni. La ripartizione del testamento si dividerà tra Supermarkets e Villata Partecipazioni, la cui maggioranza finisce (55%) nelle mani della moglie e della figlia del patron. Il 45% sarà affidato ai figli Violetta e Giuseppe.

Non mancano altri protagonisti all’interno della disposizione: Caprotti ha infatti lasciato la metà dei suoi risparmi a vantaggio della sua segretaria, Germana Chiodi. La segretaria è stata parte integrante e determinante di Esselunga, a partire dal 1968. Negli ultimi anni era stata anche accanto alla moglie e alla figlia di Caprotti. L’altra metà dei risparmi sarà distribuita al resto della famiglia e dunque ai nipoti.

 

foto da: newsitaliane.it

Cosimo Cataleta