Cronaca
Esplosione in uno stabilimento Toyota a Bologna: due morti e undici feriti. (Aggiornamento)
Esplosione in un capannone Toyota a Borgo Panigale: due morti e undici feriti
BOLOGNA - Tragedia a Borgo Panigale, dove una violenta esplosione ha scosso uno stabilimento della Toyota Material Handling, azienda specializzata nella movimentazione merci. Il bilancio è drammatico: due morti e undici feriti. L’incidente è avvenuto nella mattinata, quando un compressore è esploso all'interno del capannone, causando il crollo di parte della struttura.
Le vittime sono due giovani operai, Lorenzo Cubello, 37 anni, e Fabio Tosi, 34 anni, entrambi nati a Bologna. Cubello è deceduto sul posto, mentre Tosi è morto poco dopo il trasporto in ospedale in codice rosso.
Il bilancio: undici feriti, uno grave
Sono undici i feriti ricoverati in ospedale, di cui uno in codice rosso, sei in codice giallo e quattro in codice verde. Otto feriti sono stati trasportati all'ospedale Maggiore di Bologna, mentre gli altri tre sono stati distribuiti tra gli ospedali di San Giovanni in Persiceto e Bazzano. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, le forze dell'ordine e i sanitari, giunti con elicotteri, ambulanze e mezzi di emergenza per gestire la crisi. Un’équipe di psicologi è stata mobilitata per offrire supporto ai familiari delle vittime e dei feriti.
Le reazioni delle istituzioni
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, si è recato immediatamente sul luogo dell'incidente e ha espresso il cordoglio dell’intera comunità: "Esprimo il profondo dolore a nome della città ai familiari e ai colleghi delle vittime", ha dichiarato.
Anche il sindaco di Calderara, Giampiero Falzone, ha parlato della gravità della situazione: "Lo scoppio è stato avvertito in tutta la zona. È un'esplosione molto seria."
Sciopero per la sicurezza già in programma
A rendere ancora più drammatica la vicenda è la notizia che, nella giornata successiva all’incidente, era previsto uno sciopero per la sicurezza. Ferdinando Uliano, segretario della Fim-Cisl, ha confermato che erano già stati segnalati problemi legati alle procedure di sicurezza nello stabilimento. L’azienda, che conta oltre 850 dipendenti, aveva in servizio circa 300 lavoratori al momento dell’incidente.
L'area è stata posta sotto sequestro dalle autorità per consentire le indagini sulla dinamica dell’esplosione.
In aggiornamento