Cronaca
Esplosione fabbrica Di Giacomo: autopsia sul vigile del fuoco morto dopo tre mesi
PESCARA, 30 OTTOBRE 2013 – Dopo tre mesi dall’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio, Maurizio Berardinucci, di 49 anni, il vigile del fuoco che quel giorno si gettò nelle fiamme per cercare i quattro componenti della famiglia Di Giacomo, è morto lo scorso 26 ottobre a causa delle gravi ferite riportate. L’autopsia sarà effettuata al Policlinico Gemelli di Roma. [MORE]
L’esame è stato predisposto dal pm della Procura di Roma, Antonio Clemente, che ha aperto un fascicolo per accertare le cause della morte del vigile: secondo il pm, infatti, si sospetta un caso di omicidio colposo a carico di ignoti. I risultati saranno inviati al pm incaricato delle indagini, Annalisa Giusti.
Nell’esplosione della fabbrica hanno perso la vita anche quattro componenti della famiglia Di Giacomo, il proprietario, Mauro, insieme a Federico, Roberto e Alessio. Anche in seguito a quella drammatica vicenda era stato aperto un fascicolo per reati di disastro colposo, omicidio plurimo colposo a carico d’ignoti.
In questo caso, l’autopsia seguirà l’applicazione dell’articolo 116 delle Disposizioni di attuazioni del codice di procedura penale. Secondo l’articolo, in caso di un sospetto di reato, il procuratore della Repubblica ha il potere di avviare un’autopsia per accertare le cause del decesso. Tra le cause che possono aver portato a questa decisione ci possono essere le condizioni di mancata sicurezza con cui sono intervenuti i vigili durante l’esplosione e le cure mediche a cui Berardinucci è stato sottoposto in seguito.
Erica Benedettelli
[immagine da rete8.it]