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Caso Esodati, sindacati in piazza. Salvini: "Fornero legge infame"

ROMA, 15 SETTEMBRE 2015 – A sostegno degli esodati, quelle migliaia di lavoratori senza stipendio e senza pensione dopo la riforma Fornero, è sceso in piazza per protestare sotto il ministero del Tesoro, insieme ai sindacati e ad altri coordinamenti, anche il segretario della Lega nord Matteo Salvini.[MORE]

«È una legge infame, abbiamo perso la pazienza», ha commentato il leader del Carroccio, che ha annunciato il trasferimento dell’occupazione «alla Camera e al Senato, perché durante tutta la mattinata né Renzi né nessun ministro si è degnato di trovare dieci minuti di tempo per dare una risposta alle centinaia di donne e di uomini massacrati dalla legge Fornero».
Dello stesso avviso il capogruppo alla Camera della Lega Nord Massimiliano Fedriga, che ha aggiunto: «Occupiamo il ministero dell'Economia e poi andremo ad occupare le aule parlamentari, finché il governo non darà una soluzione al problema esodati». I deputati della Lega nord hanno mantenuto la parola data, occupando i banchi del governo nell'Aula della Camera, determinando la sospensione della seduta. Una manifestazione analoga, come riportato da Repubblica.it, è annunciata per le 16.30 a Palazzo Madama.

Anche sul fronte dei sindacati la «mobilitazione continua»: in merito alla vertenza esodati l'incontro di una delegazione di lavoratori con il sottosegretario del Tesoro Pier Paolo Baretta è stato «del tutto insoddisfacente per Cgil, Cisl e Uil». «Siamo assolutamente insoddisfatti. Il governo ha preso tempo – ha spiegato Vera Lamonica della Cgil –, ha detto che non è pronto e che ci darà una risposta tra due settimane ma la questione va risolta prima della legge di stabilità. Noi vogliamo fatti concreti e non molliamo: continueremo ad essere in piazza».

Dal Governo invece, secondo quanto si legge in una nota congiunta dei ministeri dell'Economia e del Lavoro, i due dicasteri si sono «confrontati nella giornata di ieri per valutare il problema dei lavoratori rimasti senza occupazione nel 2011, con scarse possibilità di ricollocamento sul mercato del lavoro e prossimi alla pensione senza però averne maturato i requisiti». «Dopo le modifiche al sistema previdenziale introdotte dalla legge Fornero alla fine del 2011 – prosegue la nota –, i governi e il Parlamento sono intervenuti con sei distinti provvedimenti di salvaguardia a tutela dei lavoratori che avevano sottoscritto collettivamente accordi di incentivo all'esodo». Ora, il «Governo sta attualmente valutando una soluzione»: «Il ministro Padoan e il ministro Poletti stanno seguendo i lavori con l'obiettivo di dare una risposta alle situazioni di disagio».

Al caso esodati si aggiunge la questione relativa all’Opzione Donna, ovvero la possibilità prevista dalla norma del 2004 di pensione anticipata per le lavoratrici di 57 anni (con 35 anni di contributi) che accettano il ricalcolo contributivo dell’assegno, norma che però «non viene applicata», ha sottolineato la coordinatrice del Comitato Opzione donna Dianella Maroni. «Non ci prendano in giro – incalza la Maroni – vogliamo solo il rispetto della legge, che è stata disattesa».
 

Domenico Carelli

(Foto: rassegna.it)