Politica

Ernesto Alecci su questione tirocinanti amministrazioni pubbliche Calabria

Voglio continuare a esprimere tutta la mia preoccupazione e tenere viva l’attenzione riguardo la delicata questione dei tirocinanti delle amministrazioni pubbliche, che in tutta la Calabria sono più di 4000. Non è, infatti, più possibile rimandare la ricerca di una soluzione.

Viviamo un momento storico in cui le amministrazioni comunali, a causa della carenza di personale e della mole di lavoro derivante dalla progettazione sul PNRR, sono spesso in affanno anche nella gestione ordinaria. Come ben sa chi si impegna in una politica attiva, gira sui territori e si confronta quotidianamente con gli amministratori locali, queste figure sono assolutamente decisive per la tenuta dei servizi comunali e provinciali, sia all’interno che all’esterno delle sedi. Per la maggior parte si tratta, infatti, di ottimi lavoratori che in questi anni hanno acquisito importanti competenze, contribuendo alle attività delle amministrazioni e degli enti a cui erano stati assegnati. 

 

La politica, in maniera colpevolmente “bipartisan”, negli anni li ha “illusi” con un posto di lavoro a poche centinaia di euro mensili, senza contributi, senza riconoscimento delle ferie, senza previdenza sanitaria, con la promessa di una stabilizzazione futura, mai avvenuta. 

Ebbene, la logica del rinvio e del continuo rimpallo della problematica sta solamente peggiorando la situazione. Anche perché in molti casi si tratta di padri e madri di famiglia, anche in età avanzata, che di questo passo tra qualche anno si troveranno a percepire la sola pensione sociale, con ricadute evidenti anche su un tessuto economico regionale già evidentemente fragile.

 

La questione deve essere affrontata al più presto e per questo auspico un intervento a breve dell’Assessore Giovanni Calabrese, che ho già attenzionato personalmente sull’argomento. 

L’Assessore, da ex sindaco come il sottoscritto, conosce bene l’importanza e il potenziale di queste figure. Sono anche a conoscenza del fatto che in Senato siano state depositate in queste settimane delle proposte per la soluzione positiva della questione, e mi auguro vivamente che sia la volta buona. Sperando che in futuro non ci si trovi nuovamente di fronte a situazioni di questo tipo.