Politica
Ergastolo: unione camere penali "da Di Matteo dichiarazioni gravi"
ROMA, 23 OTTOBRE - "La dichiarazione del dottor Di Matteo e' di una straordinaria gravita'. Egli non si limita ad esprimere un dissenso rispetto ad una decisione del giudice delle leggi, ma si spinge a chiedere che il legislatore in qualche modo adotti contromisure per vanificare quella decisione, come se questo fosse possibile senza letteralmente sovvertire principi e regole fondativi del nostro stesso assetto democratico, e dell'equilibrio tra i poteri". Cosi' il presidente dell'Unione camere penali Gian Domenico replicando alle parole del consigliere del Csm, Nino Di Matteo, in merito alla sentenza della Consulta sull'ergastolo ostativo.
"Occorre che qualcuno spieghi al dottor Di Matteo - aggiunge - che egli e' oggi membro di una istituzione repubblicana, non leader di un partito politico; e che le decisioni del giudice delle leggi impongono l'esatto contrario di cio' che egli auspica, e cioe' che il legislatore si adegui ad esse". "Ci auguriamo che il Presidente della Repubblica ed il vice presidente Ermini trovino il modo di spiegare al dottor Di Matteo le regole fondamentali che il suo nuovo ruolo gli impone di rispettare, e che egli evidentemente ignora", conclude Caiazza.