Scienza & Tecnologia
Enorme cratere appare misteriosamente in Siberia [Video]
Alcuni passeggeri in elicottero, tra cui l’ ingegnere Konstantin Nikolaev, hanno recentemente avvistato un enorme cratere di 80 metri di diametro nella penisola di Yamal nella Siberia settentrionale in un luogo già noto come "la fine del mondo". Il foro è stato filmato e messo su YouTube (video allegato all’articolo), attirando l'attenzione internazionale e favorendo fantasiosi speculazioni circa la sua origine. Non ci sono, tutt’ora, valide ipotesi supportate da prove concrete che possano in qualche modo spiegare la sua comparsa: a tal ragione esperti della Accademia Russa delle Scienze e del ministero delle Emergenze sono stati chiamati a indagare su cosa ha causato questa enorme e affascinante anomalia. A breve, secondo l’agenzia Interflax, sarà inviata una squadra a esplorare il cratere dal suo interno.
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Dopo la condivisione on-line del video, varie spiegazioni sono state avanzate sull’origine del foro: improvvisi e inspiegati cedimenti anomali del terreno, meteoriti, test nucleari o improbabili carotaggi alieni alla scoperta del nostro pianeta. Dalle primi analisi geogiche risulterebbe che il foro si sia formato da circa due anni. Il video mostra qualcosa cadendo nel cratere, anche se non è chiaro se si tratta di sabbia o acqua.
Il Siberian Times riporta le parole del portavore del Ministero Emergenze dello Yamal che rivela "Possiamo sicuramente dire che non è un meteorite, ma non abbiamo a disposizione ulteriori chiarimenti".
A partire da ora, lo scenario più plausibile è stato proposto da Anna Kurchatova dello Sub-Arctic Scientific Research Centre. Secondo il Siberian Times, Kurchatova ritiene che la vicinanza al giacimento di gas più grande in Yamal ha contribuito alla formazione del cratere. Infatti circa 10.000 anni fa, la regione dello Yamal si trovava al di sotto del livello del mare, sommersa dalle acque; nel corso del tempo, sabbia, sale, metano e gas vari potrebbero essere stati intrappolati nel ghiaccio sotto forma permafrost in tutta la regione. Il riscaldamento globale, che sta causando lo sciogliersi del permafrost, ha comportato il rilascio del gas, un aumento enorme della pressione e quindi una esplosione del terreno in una dinamica che ricorda molto l’esplosione di un tappo di sughero dallo spumante troppo caldo.
Se l’ipotesi della Kurchatova è corretta, potrebbe significare guai anche per i condotti e altre potenziali sacche di gas intrappolate nei terreni adiacienti. Le regioni artiche, infatti, hanno il più alto incremento del tasso di riscaldamento, e queste temperature crescenti stanno causando uno scioglimento repentino di tutto il permafrost.
Naturalmente, la spiegazione potrebbe essere un pò “meno pericolosa” ovvero un forte e anomalo smottamento del terreno causato da fonti d'acqua sotterranee. Gli scienziati stanno in questi giorni raccogliendo campioni di aria, acqua e suolo provenienti da tutto il territorio. Si spera che saranno in grado di determinare la causa del foro rapidamente.
Luca Tiriolo