Politica
Emiliano paragona il TAP ad Auschwitz e poi si scusa
BARI, 13 DICEMBRE – Il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, intervistato da Radio Capital commenta il cantiere Tap (Trans Adriatic Pipeline) e lo paragona al campo di concentramento di Auschwitz. Nella trasmissione, Emiliano afferma che “è proprio identico, perché hanno alzato un muro di cinta con filo spinato. Una cosa davvero impressionante. Stanno militarizzando – credo inutilmente – una zona della regione Puglia […] senza che ce ne sia ragione”. [MORE]
La costruzione del gasdotto permetterebbe una diversificazione della provenienza del gas, evitando così il rischio di un’interruzione totale dei rifornimenti. La questione è ancora calda in vista dell’incidente avvenuto ieri con l’esplosione del terminale di gas a Baumgarten, in Austria, che aveva messo a rischio il rifornimento diretto in Italia, ma risoltosi ben presto.
Il governatore pugliese, che comunque non si oppone totalmente alla costruzione del Tap ma propone Brindisi come “approdo migliore per il gasdotto”, rivolge le proprie critiche al ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Questi non ha fatto attendere la propria risposta affidata a Twitter, sottolineando che il paragone è “grave e irrispettoso” e invitandolo a “rientrare nei limiti di un confronto civile”.
Qualche ora più tardi giunge la replica di Emiliano, sempre attraverso un tweet: “il paragone tra il cantiere Tap e Auscwitz è oggettivamente sbagliato e mi scuso per averlo inopportunamente utlizzato questa mattina in radio durante una diretta”.
[Foto: SkyTG24]
Velia Alvich