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Emilia Romagna, approvata una nuova legge contro la pesca di frodo

BOLOGNA, 28 FEBBRARIO 2017 - Il Consiglio Regionale dell'Emilia Romagna ha approvato, nella giornata di oggi, una nuova legge per la tutela della fauna ittica e dell'ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell'acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne. [MORE]

Il provvedimento si basa su alcune misure finalizzate al contrasto della pesca di frodo di specie pregiate, un fenomeno in preoccupante crescita legato al mercato nero dei pesci di acqua dolce o finalizzato al rimpinguamento dei laghetti usati per la pesca sportiva.

"Con il rafforzamento delle misure repressive contenute nella nuova legge- spiega l'assessore regionale all'Agricoltura, caccia e pesca, Simona Caselli- puntiamo ed estirpare un fenomeno malavitoso che sta provocando il progressivo depauperamento del patrimonio ittico dei nostri corsi d'acqua, specialmente nel Ferrarese, con grave danno per l'intero l'ecosistema".

Rafforzamento della vigilanza ed inasprimento delle sanzioni contro la pesca di frodo, con multe che possono arrivare sino a 12mila euro; valorizzazione del ruolo dell'associazionismo e snellimento burocratico sono i capisaldi su cui ruota l'intera legge.

Nello specifico, il provvedimento sancisce il divieto di pesca notturna con le reti e di trasporto del pesce per mettere fine alle sempre più frequenti razzie compiute di notte da bande di criminali ben organizzate. Sempre in quest'ottica, è stato vietato anche il trasporto, lo scambio e la vendita di pesci, anfibi e crostacei autoctoni di acqua dolce vivi, ad esclusione dell'anguilla.

Daniele Basili

immagine da reggiosera.it