Politica

Emergenza rifiuti: condividiamo la protesta del Sindaco, ma è la politica che deve dare soluzioni

CATANZARO, 19 NOVEMBRE 2013 - Sono trascorsi appena sette mesi dall’emanazione della Legge Regionale n. 18 del 12 Aprile 2013 che ha decretato la “Cessazione dello stato di emergenza nel settore rifiuti” e, a dire il vero, nessuno si è accorto di tale cessazione né, tantomeno, ha potuto percepire un benché minimo beneficio scaturente dal passaggio dal regime emergenziale a quello ordinario.
Tutt’altro! Dopo sedici anni di una gestione commissariale che hanno scandito il fallimento di intere classi politiche, oggi la Calabria si ritrova sempre di più sommersa dai rifiuti e dimostra ulteriormente l’incapacità di uscire fuori da una tale vergognosa e indecorosa situazione.

I questi sette mesi, infatti, mentre si impantanava in pastoie burocratiche e ricorsi giurisdizionali di impugnativa la gara per l'affidamento del servizio di smaltimento RSU presso impianti extraregionali, mentre la Regione non riusciva ad ottenere dai Comuni e loro aggregazioni il rispetto dei termini per la realizzazione o l’adeguamento di centri di raccolta a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, il Presidente Scopelliti ha emesso due ordinanze, la prima del 10 maggio 2013 e la seconda dell’11 Novembre 2013, che, autorizzando il conferimento di rifiuti urbani indifferenziati in quantità eccedente i limiti nominali delle discariche pubbliche e private e, per di più, senza il preventivo trattamento, hanno sancito che i calabresi, almeno fino al mese di maggio 2014, saranno costretti a subire e, probabilmente, a vedere peggiorare gli attuali desolanti livelli di raccolta differenziata che, al 31/12/2011, registravano una percentuale media regionale del 10% con ben oltre il 65% dei comuni calabresi al di sotto di tale soglia.

Questo è il vero problema della regione Calabria in materia di rifiuti urbani e, fino a quando non saranno raggiunti gli auspicabili livelli di corretta ed avanzata gestione del trattamento e smaltimento dei rifiuti differenziati, ogni occasione negativa, oggi la frana di Pianopoli e domani l’afflusso dei turisti, metteranno in ginocchio la nostra regione.

Per tali motivazioni condividiamo le barricate auspicate dal Sindaco di Catanzaro e la chiamata di correità verso lo Stato evocata da quello di Simeri Crichi, proteste che indubbiamente interpretano un’apprezzabile passione amministrativa la quale, tuttavia, non può costituire il giusto metodo per pervenire alla soluzione di una vicenda in cui le colpe maggiori sono proprio della Regione Calabria e di quelle amministrazioni comunali che stentano a realizzare un efficiente ed efficace sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani.

Dalla riunione dei sindaci convocato per il prossimo 20 novembre ci aspettiamo perciò risposte in grado di tranquillizzare intere cittadinanze che sono stanche sia di subire sulla loro pelle le inefficienze della politica e delle classi dirigenti sia di dovere pagare tributi e tasse in cambio di servizi inadeguati se non addirittura inesistenti. [MORE]

Notizia segnalata da Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”