Politica
Emergenza rifiuti, Capellupo: "Rifiuti e differenze"
CATANZRO 7 GENNAIO 2013 - Nonostante sui giornali si continuino a leggere tanto pompose quanto farneticanti dichiarazioni sulla risoluzione del problema rifiuti, la situazione in città rimane disperata. E non c'è neanche bisogno di girare tanto prima di trovarsi davanti cumuli di spazzatura maleodorante.
Basta, infatti, uscire fuori dalla porta di casa e rendersi conto di come la situazione rimanga grave, soprattutto nelle periferie.
A corredo di questa breve nota, infatti, invio le fotografie scattate tra sabato e domenica tra il quartiere Cavita e il quartiere Gagliano oltre che in altre zone periferiche della città.
Eppure, a Catanzaro, esistono delle isole felici. Già, evidentemente ha ragione Enzo Colacino quando scrive che in città la raccolta dei rifiuti è differenziata… per quartiere.
Sì, perché alcune aree sembrano non vivere il disagio derivante da strade sporche, marciapiedi inutilizzabili e cumuli di spazzatura ingombranti perché vengono regolarmente tenute pulite dalla società che, grazie all'accordo con il Comune, ha in gestione l'appalto per la raccolta dei rifiuti.
Due pesi e due misure, insomma. E, siccome a pensar male si fa peccato, ma spesso ci s'indovina, i dubbi sull'utilizzo strumentale e politico della raccolta dei rifiuti sorgono spontanei.
Non è infatti difficile fare due più due e capire che tra queste "isole felici", molti sono i quartieri in cui il 20 e 21 gennaio si andrà a votare.
Lungi da me il voler insinuare il dubbio nei lettori, ma l'evidenza non lascia scampo ad interpretazioni e solo chi non vuole vederci qualcosa di strano, non ce lo vede: bastano pochi metri di distanza tra due siti di conferimento rifiuti per capire quali siano quelli afferenti alle aree interessate dal voto. Anche a pochi metri di distanza gli uni dagli altri, alcuni cassonetti sono stracolmi mentre altri vengono svuotati regolarmente.
Purtroppo, a questo punto, risulta evidente come a Catanzaro, tutto, compresa la salute e l'igiene pubbliche, diventino terreno di strumentalizzazione politica ed elettorale. E sarebbe davvero inquietante se il privato che gestisce il servizio, si prestasse in qualche modo a queste operazioni che ben poca utilità hanno nei confronti della città e dei suoi abitanti…[MORE]
Vincenzo Capellupo