Cronaca

Rifiuti a Roma, dal presidente della Regione Abruzzo "tre mesi di accoglimento"

ROMA, 10 GENNAIO- “Sulla domanda di conferimento di rifiuti indifferenziati noi siamo orientati a dare tre mesi di accoglimento” queste le parole del presidente della Regione Abbruzzo, Luciano D’Alfonso, in un’intervista a InBluRadio (network delle radio cattoliche CEI) in merito alla questione dei rifiuti a Roma.            [MORE]

Ha inoltre spiegato come in seguito a una richiesta da parte dell’Ama, l’azienda municipale di Roma che si occupa dello smaltimento rifiuti, ha fatto partire l’8 gennaio una richiesta di dati riguardante “quali sono le quantità, qual è il lasso di tempo per il quale serve questa prova di naturale collaborazione istituzionale, qual è il ritmo dei trasporti quotidiani ad opera dei camion”. Inoltre D’Alfonso ha aggiunto “noi abbiamo premura nell’aiutare la Capitale perché non è soltanto una grande città con straordinari cittadini, ma è la parte più importante della locazione turistica e culturale dell’Italia”.

Stando alle parole del Presidente, non si sono avute risposte da parte della giunta capitolina, ma le strutture tecniche dei vertici dell’Ama con quelli dell’assessorato all’Ecologia della Regione Abbruzzo sono in contatto. “Oggi è una giornata in cui le strutture tecniche allineeranno il loro linguaggio amministrativo. Poi proverò a cercare il presidente di Ama e vediamo se esiste anche una solerzia a livello politico”, spiega D’Alfonso che conclude dicendo “abbiamo 250 mila tonnellate di capacità di accoglimento in più rispetto a quelle che sono le nostre esigenze. Ma dobbiamo sapere anche qual è il fabbisogno e come si sta riorganizzando il ciclo dei rifiuti”.

Negli ultimi giorni a Roma, soprattutto nei quartieri nord, si sta vivendo una situazione di emergenza causata dal fatto che durante il ponte dell’8 dicembre e le festività natalizie gli impianti per la gestione dei rifiuti sono rimasti chiusi e i camion che portano la spazzatura fuori dalla città sono rimasti fermi. Alla riapertura i mezzi di smaltimento non sono riusciti a scaricare tutta la spazzatura e a incominciare un nuovo giro di raccolta.

Per far fronte a questa situazione su richiesta di Ama, il 30 dicembre scorso il Presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, e quello dell’Emilia Romagna, Stefano Bonacini avevano trovato un accordo per smaltire i rifiuti fra Bologna e Parma. Tuttavia all’ultimo l’amministrazione Raggi si è tirata indietro parlando di costi eccessivi. Il presidente della commissione ambiente, Daniele Diaco ha poi aggiunto che l’amministrazione di Roma stava tenendo in considerazione altre due regioni: la Toscana e l’Abbruzzo (dove comunque dopo essere stati trattati i rifiuti finiscono negli inceneritori dell’Emilia Romagna).

Nel mentre per far fronte all’emergenza è stato acceso l’impianto di Ostia, nonostante la promessa del Movimento 5 stelle di tenerlo spento in campagna elettorale.

Federica Fusco 

immagine: roma.repubblica.it