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Emergency, 'Francesco sta bene'

ROMA, 8 SETTEMBRE 2011 - Francesco Azzarà, l'operatore trentaquattrenne di Emergency rapito in Sud Darfur lo scorso 14 agosto, sta bene. La rassicurazione sulle condizioni del giovane arrivano da Cecilia Strada, presidente dell'associazione umanitaria. «Abbiamo ricevuto una telefonata dal Sudan: ora sappiamo che Francesco sta bene» ha dichiarato ieri sera al teatro Verdi di Firenze, dove è in corso il decimo incontro nazionale di Emergency.[MORE]

«Speriamo di ricevere presto la telefonata più bella - ha aggiunto tra gli applausi della platea - e di avere Francesco qui con noi presto». Negli scorsi giorni, mentre alcune associazioni e amministrazioni locali si mobilitavano esponendo la gigantografia di Francesco sui palazzi istituzionali, un'altra rassicurazione sulle sue condizioni di salute era venuta da Muawia Elbukhari, ministro plenipotenziario dell'ambasciata del Sudan a Roma, il quale lo scorso 29 agosto aveva sostenuto l'impegno del governo locale del Sud Darfur per la liberazione del giovane, parlando dell'esistenza di “contatti” per ottenerne il rilascio.

Pochi minuti fa anche Gino Strada, fondatore dell'associazione, intervistato da TMNews, ha ribadito la buona notizia. «Abbiamo la certezza che Francesco sta bene ed è in buona salute – ha dichiarato - Ci stiamo dando da fare affinché questa vicenda finisca il prima possibile. Intanto la cosa importante è che lui stia bene, che è vivo e che non ha subito violenze. Speriamo di riuscire ad averlo ancora con noi molto presto».

Rapito lo scorso 14 agosto mentre si recava in automobile all'aeroporto di Nyala, capitale del Sud Darfur, Francesco era alla sua seconda missione in Sudan, dove lavorava come logista all'interno del centro pediatrico che Emergency ha aperto in città nel luglio del 2010.

Serena Casu