Embrioni congelati, il via libera del tribunale di Reggio Emilia
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REGGIO EMILIA, 18 APRILE 2015 – Con una sentenza-lampo arrivata in soli due mesi, il tribunale di Reggio Emilia ha concesso a una donna di 35 anni di procedere con l’iter per l’impianto degli embrioni del marito, congelati poco prima che l’uomo morisse, a soli 48 anni, a causa di un tumore ai polmoni. Lo riferisce Il resto del Carlino, sottolineando che si tratta del secondo caso in Italia.
“Ho già chiamato i medici e fissato per lo 'scongelamento' dell'embrione a maggio. Sto iniziando ora il protocollo”, ha spiegato la donna. Dal racconto, emerge che la coppia si era rivolta a un centro specializzato nella procreazione assistita dopo aver avuto problemi nel concepimento: “Nell’ inverno dello scorso anno ci comunicarono che lui aveva il cancro ai polmoni, purtroppo in fase terminale. È morto in estate. Subito dopo ho chiesto ingenuamente di poter iniziare subito l’iter, ma mi è stato detto che era necessario il consenso di entrambi i genitori. Sono stati i medici stessi a consigliarmi di rivolgermi ad un legale. Le avvocatesse, vista la delicata situazione, temevano tempi lunghi, soprattutto perché si tratta di un tema dibattuto da anni, ma abbiamo lottato insieme e ce l'abbiamo fatta, anche perché il giudice ha valutato il lato umano della vicenda”. [MORE]
Stando a quanto riportato nella sentenza, la legge non vieterebbe il trasferimento degli embrioni congelati, se ottenuti con il consenso di entrambi i partner, anche qualora uno dei due membri della coppia sia deceduto.
Sara Svolacchia