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Ema, società abbandona gara d'appalto: ancora fragilità nel progetto olandese

AMSTERDAM, 03 MARZO – Si ritira una delle due ditte rimaste a contendersi la gara per la costruzione del "Vivaldi Building" ad Amsterdam, la sede definitiva dell'Agenzia europea del farmaco.[MORE]

Queste le ragioni: "Tempi troppo stretti, scadenze impossibili da rispettare e penali troppo alte per completare i lavori". Il passo indietro della ditta di cui sopra comprova ulteriormente la fragilità del progetto olandese che guarda ad Ema, istituzione cruciale per la salute di 500 milioni di europei ma anche affare da 1,5 miliardi di euro per la città che lo ospita.

A dubitare della realizzabilità dell'edificio entro i tempi previsti è addirittura una delle aziende che fino a ieri si contendeva i lavori. Inoltre, il ritiro era noto da settimane, ma in occasione del sopralluogo degli europarlamentari del 22 febbraio scorso, decisivo per le sorti della contesa Milano pronta ospitare i 900 dipendenti nel grattacielo Pirelli, le autorità olandesi hanno taciuto.

Così il Commissario agli Affari costituzionali dell'Europarlamento Mercedes Basso: "Per la verità abbiamo avuto risposte false in quanto ci hanno detto che fosse tutto in regola, che la gara era stata fatta, che c'erano dei candidati e che il lavoro stava per essere assegnato. Ora chiederemo di sospendere il voto sull'atto legislativo e premeremo affinché si riapra il caso".

A dare notizia del ritiro è l'amministratore della società Zublin Nederland, Theo Broere: "La nostra scelta è dovuta a diversi fattori, ma il primo è il tempo". Informato tempestivamente circa le dinamiche il Ministero della salute olandese. L'edificio di ben 18 piani dovrebbe essere inaugurato nel novembre 2019 nel distretto finanziario di Zuidas, a sud di Amsterdam. Il cantiere, però, non è ancora iniziato. In sostanza, il rischio è la continuità del lavoro di un'Agenzia che certifica la validità dei farmaci in commercio.

 

Luna Isabella

(foto da uslumbria2.it)