Economia

Ema, Amsterdam non è pronta: il governo farà ricorso

MILANO, 30 GENNAIO - Amsterdam non è pronta a ospitare Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Lo fa sapere il direttore esecutivo della stessa Ema, Guido Rasi: la nuova sede di Amsterdam non sarà pronta per il 30 marzo 2019, primo giorno della Brexit, entro il quale la sede dell’Ema dovrebbe traslocare da Londra. [MORE]

Non essendo pronta Amsterdam, l’Ema dovrebbe trasferirsi temporaneamente in una sede che però è lo stesso Rasi a definire “non ottimale”, perché dimezzerebbe gli spazi rispetto a Londra e aggiungerebbe “strati di complessità”, allungando i tempi della piena operatività. Sarebbe così compromesso uno dei requisiti fondamentali richiesto ai Paesi candidati per ospitare Ema: la “continuità” dell’operato dell’Agenzia.

Ad approfittare della situazione di stallo potrebbe allora essere Milano, che si vide strappata l’assegnazione della sede Ema nel novembre scorso, nonostante l’offerta di una sede prestigiosa e pronta da subito come il Pirellone. Ed è stato proprio il sindaco di Milano Giuseppe Sala, nella serata di ieri, ad affidare a Facebook il suo pensiero: “Leggo in una nota che, secondo la direzione di Ema, i problemi di Amsterdam a ospitare la loro nuova sede sono evidenti. Sono in contatto con il presidente Gentiloni per valutare tutte le possibili iniziative".

Subito dopo l’uscita social di Sala è arrivata la conferma di Palazzo Chigi, dove fanno sapere che il governo intraprenderà ogni opportuna iniziativa presso la Commissione europea e le istituzioni comunitarie competenti affinché venga valutata la possibile riconsiderazione della decisione dello scorso novembre. La strada è quella di un ricorso presso la Corte di giustizia europea, con il supporto del Comune di Milano.

Claudio Canzone

Fonte foto: ilfoglio.it