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Elezioni Usa: Clinton ha accettato la nomination alla Casa Bianca

PHILADELPHIA - La candidata Hillary Clinton ha accettato la nomination dei democratici per le elezioni di novembre contro lo sfidante repubblicano Donald Trump. Oggi, venerdì 29 luglio, il quadro si chiarisce definitivamente e delinea il testa a testa forse più importante dello scenario geopolitico. [MORE]

Non a caso, è la stessa Clinton a sottolineare la delicatezza del momento, nonché la necessità di battere Trump proseguendo sulla scia di Obama. «Queste elezioni sono la resa dei conti per l’America». Clinton, prima donna ad essere in ballo nella corsa alla Casa Bianca, accetta la nomination democratica con «umiltà, determinazione e sconfinata fiducia». Ed ancora: «Non abbiamo paura. E l’America è sempre stata più forte quando è stata unita» ha dichiarato l’ex segretario di Stato.

Fresca dell’endorsement di Obama, Philadelphia è tutta per Hillary. «Sarò presidente per i democratici e per i repubblicani e per gli indipendenti. Per chi lotta, per chi ambisce, per chi ha successo. Per quelli che votano per me e per quelli che non lo fanno. Per tutti gli americani». Il discorso della Clinton ha proseguito su altri passaggi chiave, tra cui quelli relativi alle polemiche degli ultimi giorni con Donald Trump

«Trump ha detto che conosce l’Isis meglio dei generali. Donald, non è vero, non sai nulla del terrorismo» ha ammonito la Clinton accusandolo di scarsi reali interessi nei confronti della nazione: «Trump fa tutti i suoi prodotti all’estero. Potrebbe cominciare tornando a costruire qualcosa negli Usa».

In grande stile il richiamo a Roosvelt: «L’unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura. Ma noi non abbiamo paura» ha avvertito la Clinton, proponendosi come modello alternativo alla visione repubblicana del tycoon fresco altrettanto di nomination dai repubblicani. La Clinton, oltre ai duri attacchi nei confronti di Trump, ha illustrato la propria storia politica e di donna. Segretario di Stato, senatrice dello stato di New York, first lady. E via via scorrendo, con riferimenti legati alle proprie origini.

Positiva anche la reazione del suo ormai ex sfidante, Bernie Sanders. Attraverso un tweet il senatore ha salutato con favore il discorso della Clinton: «We stronger togheter». Uniti siamo più forti, questo è il motto democratico della giornata politica. Per sconfiggere Trump, per mettere in pratica le idee e la diversa visione del paese rispetto al tycoon. Sulla stessa linea il presidente americano Barack Obama: «Un grande discorso. E’ pronta. Non molla mai. E per questo deve essere il nostro prossimo presidente».

Aumento del salario minimo, aumento delle tasse ai ricchi che non pagano, lotta a trattati discriminatori della posizione lavorativa degli americani, università pubblica per coloro che non possono sostenere gli elevatissimi costi delle private. I punti toccati sono stati tanti ma tempo ve ne sarà ancora: giorni di fuoco per il futuro degli Stati Uniti.

foto da: infooggi.it

Cosimo Cataleta