Politica

Elezioni Sardegna: PD primo partito ma a trionfare è la destra con Solinas

CAGLIARI, 25 FEBBRAIO – Sebbene i risultati siano ancora parziali e lo spoglio abbia appena superato la metà delle sezioni elettorali a causa della lentezza nelle operazioni di scrutinio, i vari candidati hanno ufficiosamente riconosciuto spontaneamente la vittoria di Christian Solinas, sceso in campo con la coalizione di centrodestra. Quando sono 933 su 1840 le sezioni scrutinate, infatti, il candidato di destra è nettamente in vantaggio con il 47,16%, seguito da Massimo Zedda (PD) con il 33,71% e Francesco Desogus (M5S) con l’11,29%. Decisamente più staccati, invece, Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) con il 3,16%, Mauro Pili (Sardi Liberi) con il 2,29%, Andrea Murgia (Autodeterminazione) con l'1,84% e Vindice Lecis (Sinistra Sarda) con lo 0,63%.

Il risultato è stato sostanzialmente confermato in primis dal secondo candidato governatore più votato, Massimo Zedda, il quale ha dichiarato in conferenza stampa: “La vittoria va al centrodestra. Ho già provato a chiamare Christian Solinas ma non sono riuscito a parlargli, per cui gli ho mandato un messaggio per augurargli buon lavoro”. La destra, ma soprattutto – se non prettamente – la Lega, conferma così il trend nazionale annunciato da tutti i più recenti sondaggi e ribadito dall’ultima tornata elettorale regionale, trionfando al debutto nella regione isolana, pur non sfondando rispetto alle aspettative (a fronte del risultato ottenuto alle politiche dello scorso marzo, infatti, il Carroccio ha guadagnato un solo punto, anche se certamente il 12% in altri tempi avrebbe rappresentato un’utopia). Tra gli altri partiti della coalizione, FdI mantiene il 4% delle politiche nazionali ma conferma anche il +2% rispetto al voto regionale del 2014. D’altro canto, nuova conferma rispetto al trend recente è costituita dal netto calo di Forza Italia, che dal 18% di cinque anni fa è passata al 14% delle politiche ed ora si attesta sul 10%.

L’altro partito debuttante a questa tornata elettorale era il Movimento 5 Stelle, a sua volta crollato a picco rispetto al risultato delle politiche di un anno fa, dal 42 al 9% (come voti di lista). Nonostante il tracollo, il vicepremier Luigi Di Maio continua a predicare calma e a sostenere la scarsa utilità di un paragone tra i dati amministrativi locali e quelli politici nazionali: “Noi a livello regionale e locale abbiamo sempre avuto risultati diversi ed inferiori da quelli nazionali, quindi anche in questo caso la Sardegna non fa eccezione. Non siamo affatto preoccupati e per il governo Conte non cambia nulla”. Gli hanno fatto eco il Presidente della Camera Roberto Fico ed il candidato pentastellato Francesco Desogus, secondo il quale questo risultato sarebbe già stato chiaramente pronosticabile: “Sapevo che sarebbe stata una partita difficilissima”.

Modesta soddisfazione invece per la coalizione di centro-sinistra ed in particolare per il Partito Democratico, la cui lista singolarmente risulta la più votata in assoluto, con l’incoraggiante possibilità per i vertici dem di invertire il trend nonostante la piena confusione interna dovuta alle vicine elezioni primarie. “Ci davano per inesistenti ed invece ci siamo, eccome. Abbiamo battuto il Movimento 5 Stelle e la prossima volta cercheremo di battere il centrodestra” – ha dichiarato Zedda a margine della conferenza in cui ha riconosciuto la sconfitta. È da segnalare, tra l’altro, che l’attuale Sindaco metropolitano di Cagliari ha addirittura sfiorato il 44% delle preferenze nelle sezioni del Capoluogo regionale.

Ad esultare sono dunque soprattutto Matteo Salvini e Giorgia Meloni, apparsi infatti raggianti nei rispettivi colloqui con la stampa. “Dalle politiche ad oggi, se c'è una cosa certa è che su 6 consultazioni elettorali la Lega vince 6 a 0 sul PD. Anche in Sardegna, dopo il Friuli, il Molise, Trento, Bolzano e l’Abruzzo, i cittadini hanno scelto di far governare la Lega; e come in Abruzzo, anche in Sardegna era la prima volta che ci presentavamo alle Regionali. Per questo ringraziamo tutti coloro che hanno deciso di darci fiducia” – ha affermato il segretario del Carroccio, seguito dalla leader di Fratelli d’Italia che si trovava ad un convegno sull’Africa a Roma: “Siamo davanti a dati parziali, per cui la scaramanzia è d’obbligo, tuttavia siamo molto soddisfatti dell’ennesima vittoria del centrodestra dopo le politiche ed in particolare della crescita di Fratelli d’Italia e Lega, gli unici ad andare avanti”. Secondo Giorgia Meloni, “dopo questo nuovo tracollo dei Cinque Stelle la fine del governo giallo-verde potrebbe essere vicina”.


Francesco Gagliardi


Fonte immagine: castedduonline.it