Elezioni - Renzi difende le liste PD: "Abbiamo la squadra migliore"
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Elezioni - Renzi difende le liste PD: "Abbiamo la squadra migliore"

lunedì 29 gennaio, 2018

COLOGNO MONZESE, 29 GENNAIO – Intervistato da Barbara D’Urso nel corso di “Domenica Live” su Canale 5, il Segretario del PD ha commentato le liste di candidati presentate ufficialmente dal suo partito: “Abbiamo messo in campo la squadra più forte ed abbiamo idee vincenti e convincenti. Abbiamo già restituito al Paese la possibilità di provarci, uscendo da una crisi devastante”. Ha poi però ricordato che i candidati dem dovranno ora rimboccarsi le maniche: “Adesso, per 35 giorni, tutti al lavoro per vincere le elezioni. È necessario farlo senza polemica, a viso aperto, con la testa e con il cuore”. [MORE]

La chiusura delle liste del Partito Democratico è stata molto laboriosa e certamente non indolore. Esclusioni hanno riguardato anche la corrente dello stesso Matteo Renzi, non immune dalle critiche di chi afferma che l’ex-Sindaco fiorentino ancora una volta non abbia concesso spazio alle discussioni. Tra i più irritati c’è anche il Ministro dell’Interno Marco Minniti, il quale non avrebbe gradito la mancata candidatura dei suoi fedelissimi, Nicola Latorre, Enzo Amendola ed Andrea Manciulli, motivo per il quale si sarebbe volutamente assentato dal tavolo della Direzione pochi istanti prima dell’approvazione definitiva delle candidature. Ridotte anche le pattuglie delle altre correnti interne al partito, soprattutto quelle riconducibili a Franceschini ed Emiliano, ma il meno soddisfatto è probabilmente il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, colpito dall’esclusione di Andrea Martella e dalle resistenze opposte alla candidatura di Camilla Fabbri. È stato invece recuperato in extremis Claudio De Vincenti, attualmente Ministro per la coesione territoriale ed il Mezzogiorno, originariamente escluso ma alla fine inserito nel collegio di Sassuolo al posto del rinunciatario Cuperlo.

Il Segretario Renzi ha però respinto fermamente l’accusa di aver infarcito le liste di propri fedelissimi, citando alcuni nomi di candidati provenienti dalla società civile e scesi in campo politico soltanto di recente: “A Napoli, per esempio, il primo candidato che abbiamo individuato è Paolo Siani, un medico che per anni ha lottato contro la camorra. Cito inoltre Lucia Annibali, persona coraggiosissima”. Renzi è apparso, come sempre, convinto che le polemiche interne al suo partito si sopiranno e che anzi sarà necessario compattarsi per risalire la china in vista del 4 marzo. La preoccupazione principale del Segretario dem è quella di dare agli elettori un’immagine positiva del Partito Democratico, anche perché i sondaggi non sono attualmente favorevoli.

L’intervista si è poi spostata sulle sue proposte elettorali, anche se Renzi ha voluto precisare di non avere intenzione di fare “promesse alla Wanna Marchi”. Rispetto alle misure economiche già introdotte nel corso di questa legislatura, egli ha annunciato che “occorre aggiungere e destinare alle famiglie un assegno per ogni figlio, anch’esso magari di 80 €, nonché un contributo d’importo basato sul numero dei figli”. Da criticare, invece, la flat tax proposta da Berlusconi, che “vorrebbe dire considerare allo stesso modo miliardari ed operai. Ha senso abbassare le tasse a chi non arriva alla fine del mese, non ai multimiliardari”. Attaccati poi anche i dazi import-export, proposti invece da Salvini sul modello di Trump: “Chiudendo il Paese, non riusciremo più a vendere le nostre merci all’estero; ciò significa anche che perderà il lavoro chi opera nelle ditte che esportano”.

Infine, Renzi ha dedicato alcune parole anche agli avversari che appaiono attualmente più agguerriti: “Il M5S non è pericoloso, ci sono molte persone per bene e non sono d’accordo con Berlusconi che li ha etichettati come nemici. Piuttosto, non credo possano creare nuove e diverse opportunità per l’Italia, considerando che non sono riusciti a far funzionare le cose dove hanno governato”. In chiusura ha voluto anzi rivolgere agli altri partiti in corsa il suo auspicio, difficilmente realizzabile, di “proseguire la campagna elettorale senza insulti e risse da condominio”, in attesa della presentazione ufficiale delle ultime liste nelle prossime ore.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: lapresse.it


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