Politica
Elezioni: Ingroia chiude il dialogo con il Pd. Il Pdl lavora sulle liste pulite, Scajola rinuncia
ROMA, 19 GENNAIO 2013 - Questo Sabato è stato segnato dai cambiamenti politici in previsione delle elezioni di Febbraio. Mentre Ingroia chiude il dialogo con il Pd di Bersani, il Pdl di Berlusconi lavora per presentare liste "pulite", mettendo in bilico le posizioni di Nicola Cosentino, Marcello Dell’Utri, Amedeo Laboccetta e Mario Landolfi.
Claudio Scajola ha invece preso oggi la decisione di rinunciare, spiegando che il suo passo indietro è stato fatto «Per la dignità mia e quella della mia famiglia. Non sopporto più esami da parte di alcuno sulla mia moralità».[MORE]
INGROIA CHIUDE AL PD
La scelta di Antonio Ingroia è dettata dal fatto che Bersani ed il premier uscente dialoghino segretamente: «Mentre io aspettavo una risposta dal segretario del Pd al mio appello a dialogare, Bersani incontrava in segreto Monti». Sebbene Bersani abbia smentito, affermando che «Non c'è bisogno di patti», la decisione di Ingroia sembra essere irrevocabile.
LE LISTE "PULITE" DEL PDL
Nel frattempo, il Pdl ha preso la decisione di correre alle elezioni con liste "pulite", ovvero tagliando fuori coloro i quali si trovano sotto inchiesta. Quest'oggi è iniziato un vertice a Palazzo Grazioli (Roma) che, probabilmente, si protrarrà fino a domani. Si trovano ad un passo dall'esclusione: Nicola Cosentino, Marcello Dell’Utri, Amedeo Laboccetta e Mario Landolfi. Sebbene Berlusconi sembrasse favorevole a salvare i politici indagati, a seguito di un sondaggio elettorale relativo alle liste, ha deciso di "ripulire" il Pdl. A fargli cambiare idea è stato lo studio condotto dalla sondaggista Alessandra Ghisleri, che ha messo in luce come la presenza di persone sotto inchiesta potrebbe ritorcersi contro il partito.
LA RINUNCIA DI SCAJOLA
Claudio Scajola si è ritirato dal Pdl tramite un comunicato ufficiale, nel quale ha anche specificato: «I miei valori, la mia storia e il mio stile di vita parlano per me, con buona pace di qualunque arbitro. Per quel che concerne le mie "vicende giudiziarie", tocca ricordare, nero su bianco, che il sottoscritto ha inanellato solo archiviazioni, proscioglimenti e tanti mal di pancia». Forse si è trattata di una mossa preventiva prendendo atto della "pulizia" delle liste. Scajola è stato infatti oggetto di almeno tre procedimenti (archiviati) per via della sua abitazione vicina al Colosseo: l'ex Ministro aveva dichiarato che quell'appartamento, ottenuto in modo illecito, fosse stato acquistato a sua insaputa.
(In foto Mario Monti e Pier Luigi Bersani, da liberoquotidiano.it)
Alessia Malachiti