Estero
Elezioni Grecia, l'alternativa Syriza pone l'accento sui negoziati con l'UE
ATENE, 5 GENNAIO 2015 – La Grecia si prepara alle elezioni, ponendo al centro di esse e del futuro del paese il negoziato con l'Unione Europea, cruciale per gli esiti della penisola ellenica. A fronteggiarsi sono il candidato Tsipras e Syriza, che vorrebbero insediarsi al posto dell'attuale governo Samaras.
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Ridefinire i negoziati con l'Unione Europea
È Syriza che rilascia un documento ufficiale, una sorta di out-out che si focalizza sul negoziato, contrario alle intenzioni di Samaras di accettare di nuovo le decisioni dei creditori. In particolare, l'obiettivo sarebbe quello di sostituire anzitutto il dannoso Memorandum della Trojka con un piano di ricostruzione nazionale, poggiato sulle solide fondamenta di un intervento umanitario, il rilancio dell'economia e l'ampliamento dell'occupazione, condito da elezioni parlamentari immediate che avrebbero l'obiettivo di cancellare il valore nominale del debito pubblico, includere una “clausola di crescita” che non sia finanziata da leggi di bilancio, chiedere una “grazia” per quanto riguarda il pagamento del debito pubblico – e recuperare fondi per la crescita –, creare nuovi accordi europei per l'investimento pubblico - finanziati dalla Banca europea.
Le promesse di Syriza
È la promessa di Syriza, quella di mettere in sicurezza il paese e creare le condizioni “socialmente praticabili”, in caso di vittoria alle elezioni. Nello specifico, le prime operazioni previste sarebbero: aumento immediato degli investimenti pubblici di almeno 4 miliardi di euro; graduale inversione di tutte le ingiustizie del Memorandum; graduale ripristino di stipendi e pensioni in modo da far aumentare i consumi e la domanda; sostegno alle piccole e medie imprese; investimenti nella ricerca e le nuove tecnologie; riscostruzione dello stato sociale.
Foto: ilfattoquotidiano.it
Dino Buonaiuto