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Elezioni Francia, Macron trionfa nel dibattito televisivo

 PARIGI, 4 MAGGIO – E’ stato Emmanuel Macron il più convincente tra i due candidati all’Eliseo nel dibattito televisivo di ieri sera, l’ultimo prima delle votazioni di domenica in cui il popolo francese sceglierà il nuovo presidente.

A decretare la vittoria nel confronto mediatico sono stati gli stessi telespettatori, chiamati ad esprimersi in un sondaggio condotto dall’emittente BFMTV. Il 63% di loro ha ammesso che il fondatore di En Marche! è stato più convincente su gran parte dei temi.

Marine Le Pen, sensibilmente indietro nei sondaggi, ha tentato di giocare l’ultima carta in suo possesso per attirare verso di sé il voto del 20% di indecisi attaccando frontalmente il suo sfidante non soltanto sui temi centrali di questa campagna elettorale come Europa, terrorismo e disoccupazione, ma anche tentando di colpire sul personale. [MORE]

ATTACCHI PERSONALI - Il leader del Front National ha definito Macron “il candidato della globalizzazione selvaggia”, accusandolo di volere una Francia dominata dagli egoismi. La risposta del giovane candidato all’Eliseo non si è tuttavia fatta attendere: “la grande sacerdotessa della paura siede dinnanzi a me” ha infatti dichiarato l’ex ministro dell’Economia.

Il dibattito è stato definito “di una brutalità senza precedenti”, dal quotidiano Le Figaro, che ha tuttavia riconosciuto la miglior impressione fatta da Macron. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Liberation, che ha definito gli interventi della Le Pen “una valanga di disinformazione.

EUROPA – Sull’ Europa Marine Le Pen ha affermato che, nel caso di vittoria, chiederà l’indizione di un referendum sull’uscita dall’Unione Europea. Nei giorni passati, inoltre, ha dichiarato “conclusa” l’esperienza dell’euro, e nel confronto di ieri ha rilanciato l’idea della reintroduzione della valuta nazionale, per dare alle imprese e alle banche la scelta su quale moneta utilizzare. Sul punto è stata lapidaria la risposta di Macron, che ha bollato come un “nonsenso” la proposta, sottolineando come non sarebbe concepibile uno scenario in cui un’impresa utilizzi l’euro per determinate attività e la valuta nazionale per pagare i propri dipendenti.

DISOCCUPAZIONE – Sul tema della disoccupazione (al 10% nel Paese) Macron ha ammesso le colpe del governo, che non è stato in grado di trovare un soluzione per arginare il problema. Duro è stato l’attacco della Le Pen, che ha chiesto spiegazioni sul perché il proprio rivale, da ministro dell’economia, avesse fallito nel risolvere la questione.

TERRORISMO - La candidata del Front National ha ribadito la necessità di chiudere le moschee estremiste ed espellere i predicatori dell’odio per eradicare il fondamentalismo dalla Francia, ed ha poi accusato il proprio sfidante di non avere in agenda la sicurezza e la lotta al terrorismo. Macron ha replicato ricordando che una simile proposta avrebbe come unica conseguenza quella di alimentare le divisioni interne, creando un clima di “guerra civile” e facendo così il gioco dei terroristi.

La campagna elettorale terminerà venerdì pomeriggio, quando scatterà il silenzio. Le votazioni saranno domenica.

Paolo Fernandes

Foto: lexpress.fr