Cronaca

Elezioni Catanzaro: compravendita voti, ennesimo rinvio processo

CATANZARO, 07 APRILE 2015 - Terzo rinvio consecutivo oggi a Catanzaro per l'avvio del processo a carico degli imputati coinvolti nell'inchiesta relativa ad una presunta compravendita di voti che secondo l'ipotesi d'accusa si sarebbe verificata nel capoluogo calabrese, in occasione delle elezioni comunali del 6 e 7 maggio 2012.  [MORE]

A oltre un anno di distanza da quando il dibattimento avrebbe dovuto iniziare, tutto e' nuovamente slittato a fra sei mesi. Un'attesa troppo lunga secondo il pubblico ministero che, stavolta, ha chiesto l'invio degli atti al proprio ufficio. Il processo, oggi spostato al prossimo 5 ottobre, avrebbe dovuto prendere il via il 9 aprile del 2014, quando pero' difetti nelle notifiche resero necessario il rinvio al 30 settembre 2014. Anche quel giorno furono rilevati difetti nelle notifiche e il processo fu spostato a oggi, quando in aula si e' registrato l'ennesimo nulla di fatto. Gli imputati sono stati rinviati a giudizio il 30 ottobre 2013 dal giudice dell'udienza preliminare, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della Repubblica titolare delle indagini, Gerardo Dominijanni, mentre una sesta persona, Angelo Raffaele, e' stata ammessa al rito abbreviato.

Le persone accusate dall'Ufficio di Procura, a seguito delle indagini svolte dalla Digos, oltre a Raffaele sono: Francesco Leone, 58 anni, eletto consigliere comunale con il centrodestra; Salvatore Tomaselli, Paolo Gravino, Ferdinando Tomaselli, e Fabio Trapasso (i difensori impegnati sono Antonio Lomonaco, Gianni Russano, Dario Gareri, Gregorio Viscomi, Gioconda Soluri, Andrea Gareri).

A tutti e' contestata la violazione in concorso di tre articoli della legge elettorale, che integrano quella che dai non addetti al lavori viene definita "corruzione elettorale", nonche' la falsificazione e alterazione delle schede. L'ipotesi alla base dell'inchiesta, nell'ambito della quale il Comune di Catanzaro figura come parte offesa, e' proprio quella che sia stato procurato illegalmente sostegno elettorale con l'acquisto dei voti o la manomissione di schede. (Agi)