Politica

Elezioni 2018: i primi nomi dei ministri di Di Maio

ROMA, 1 MARZO 2018 – Nella giornata di ieri Luigi di Maio, candidato premier per il Movimento 5 stelle ha fatto alcuni nomi per indicare a chi del suo gruppo avrebbe affidato i ministeri. [MORE]

Al tesoro, Di Maio ha proposto è Andrea Roventini, professore alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa. "Roventini ha l'età di Macron ma già scrive con un premio Nobel che è Stiglitz, con lui torneremo a fare politica espansiva", ha spiegato Di Maio. "Roventini ha già portato avanti tre progetti con la commissione Ue per rivedere i parametri economici e quelli deficit/Pil", ha proseguito Di Maio, continuando: "In Italia servono risorse fresche, con basta austerity e politiche espansive, su cui io e Roventini siamo in perfetta sintonia". Il curriculum di Roventini è degno di nota: docente presso la Scuola superiore di S. Anna, 40 anni, fu tra i partecipanti del convegno organizzato dal M5S "Lo Stato innovatore". Su twitter si descrive, sul proprio account ufficiale come "keynesiano eretico", pubblica lavori sul Journal of Evolutionary Economics ed è tra i co-autori, assieme a Joseph Stiglitz di un lavoro dal titolo "Rational Heuristics? Expetations and Behaviors od evolving economies with Heteregeneous interacting agent".

All’istruzione Salvatore Giuliano, soprannominato "il preside 2.0", ha incontrato nella scuola da lui stesso diretta Luigi Di Maio il 9 febbraio scorso, è dirigente scolastico dell'istituto Majorana di Brindisi ed è stato per un periodo nello staff dell'allora ministro dell'Istruzione Stefania Giannini.
Alla sanità Armando Bertolazzi, scienziato e medico all'ospedale Sant’Andrea di Roma. "Ha scoperto un’innovazione assoluta nella diagnosi della tiroide ma soprattutto è uno di quelli che si sporca le mani, non sta lì a teorizzare”, ha detto Luigi Di Maio.

I ministri per il Movimento 5 stelle li "ho scelti come patrimonio per l'Italia - ha detto Luigi Di Maio a L'Aria che Tira su La7 -, non sono personalità legate al M5s in senso stretto. La loro personalità rappresenta un modo diverso di fare politica. I nostri non sono tecnici sono ministri con testa e cuore". Una cosa diversa, ad esempio, dall'ex Ministro Fornero: "Se lei sta dicendo che Fornero ha messo umanità nella sua legge perché ha pianto la pensiamo diversamente: le sue erano lacrime di coccodrillo". L’economista Giovanni Dori, fino a qualche settimana da direttore della Scuola Superiore Sant’Anna ha celebrato il potenziale candidato al tesoro: "Ho un enorme stima di lui, come amico e come collega. Il mio giudizio su di lui è incondizionatamente positivo, è un'ottima scelta. Il suo è un approccio keynesiano espansivo, è un amico dell'innovazione", spiega Dosi che è stato uno dei mentori accademici di Roventini.

Allo sport è stato proposto l’'ex nuotatore Domenico Fioravanti, già arruolato da Luigi Di Maio per i collegi uninominali. Dopo la rinuncia del giornalista sportivo Guido Bagatta, il M5s ha schierato la sua candidatura: "Domenico Fioravanti, il nuotatore più medagliato del nuoto azzurro, qualora il M5s andasse al governo, sarà il ministro dello Sport. Di Maio ha chiesto la sua disponibilità e lui ha accettato". Parole queste di Alessandro Di Battista che ha reso ufficiale la candidatura dello sportivo. "Oggi Berlusconi ha detto che i ministri del M5s sono di serie B. Lo dico, oltre che rosicone non ci sta più con la testa. Da domani dirà che Domenico Fioravanti non nuotava bene e che lui fa le vasche meglio", commenta scherzando Di Battista.

Fonte immagine Art News

Claudia Cavaliere