Cronaca

Elezioni 2013: le Femen contro Silvio

MILANO, 24 FEBBRAIO 2013 - Inna Shevchenco, Oksana Shachko, Elvire Dupont; ucraine le prime due, francese la terza. Sono le tre donne che stamattina attendevano, a seno nudo, l'arrivo di Silvio Berlusconi al seggio allestito alla Dante Alighieri di via Scrosati. Un messaggio chiaro e preciso campeggiava a tinte forti sul petto scoperto delle tre, che hanno fatto irruzione proprio all'arrivo del Presidente: "Silvio basta!"

Poche ore più tardi, l'azione di protesta è stata rivendicata dal movimento delle Femen. Nel frattempo le tre donne, che hanno opposto resistenza agli agenti della Digos intervenuti per allontanarle da Berlusconi, erano già finite in questura. Sono state arrestate e dovranno rispondere alle accuse di resistenza a pubblico ufficiale e atti contrari alla pubblica decenza.

Gongola Berlusconi per la ghiotta occasione di attaccare i nemici giurati "Sono esagerazioni. Chi ragiona con l'intelligenza e con il cervello non può che votare in una direzione e si comporta conseguentemente". Insomma, chi vota Pdl, simili sciocchezze non le compie, perché per ragionare, udite udite, usa il cervello.

Intanto a Napoli Francesca Pascale, ultima fiamma di Silvio, si reca alle urne in compagnia di padre, sorella e cagnolino scodinzolante che spunta dalla shopping bag. Un passante, incrociandola, le grida: "Vergogna!". E lei qui dimostra di aver imparato la lezione del maestro, che deve averle suggerito di ricorrere, in caso di emergenza, allo spauracchio comunista, che ha sempre il suo fascino e il suo perché. Così risponde "Sono i comunisti la vera vergogna dell'Italia".

Emmanuela Tubelli

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