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ASSUAN, 24 APRILE - Scoperta in Egitto un’antica tomba con all’interno trentacinque mummie, sarcofagi, anfore, vasi e materiali per maschere funerarie. Considerata una vera e propria necropoli, in uso dal periodo tardo-faraonico al periodo romano, è riemersa dalle sabbie di Assuan, insieme al geroglifico che riporta il nome del suo proprietario, Tjt. La scoperta è stata possibile grazie agli scavi condotti dalla missione italo-egiziana coordinata dall'Università degli Studi di Milano e dal Ministero delle Antichità egiziano.
Gli scavi, diretti da Patrizia Piacentini, docente di egittologia e archeologia egiziana all’Università di Milano, insieme a Abdelmanaem Said, del Ministero delle Antichità egiziano, hanno mappato circa 300 tombe databili tra il VI secolo a.C. e il IV secolo d.C., situate sulla riva occidentale di Assuan, nell’area che circonda il mausoleo dell’Aga Khan.
La tomba, già depredata dai ladri nell’antichità, presenta una stanza funeraria principale e una laterale. Nella prima sono state ritrovate trenta mummie ben conservate, tra le quali anche alcune mummie di bambini. A corredo, vasi contenenti bitume per la mummificazione, cartonnage bianchi pronti per essere dipinti e altri già dipinti, una statuetta in legno ben conservata raffigurante l’uccello Ba, rappresentazione dello spirito del defunto.
Nella seconda stanza funeraria sono state trovate altre cinque mummie, accompagnate da vasi contenenti ancora resti di cibo. Due mummie sovrapposte, probabilmente di una madre e di suo figlio, erano ancora coperte da cartonnage dipinto, una sorta di maschera funeraria fatta con papiro. Nella stanza è poi presente un sarcofago scavato direttamente nel pavimento roccioso.
Claudio Canzone
Fonte foto: ansa.it