Cronaca
Egitto: paura attentati. La Farnesina sconsiglia di andare a Sharm El Sheik
ROMA, 28 FEBBRAIO 2014 - La Farnesina, attraverso il sito web del Ministero degli Esteri "Viaggiare Sicuri" ha diffuso un comunicato in cui sconsiglia agli italiani di effettuare viaggi nell'area del Sinai, compresa la nota località turistica Sharm El Sheik.
Queste le parole del comunicato: "In considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza si sconsigliano i viaggi in tutta la penisola del Sinai comprese le località balneari ivi situate, quali Sharm el-Sheik, Dahab, Nuweiba e Taba. Si sconsigliano inoltre tutti i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dalle aree turistiche dell'alto Egitto, della costa continentale del Mar Rosso e di quella del Mar Mediterraneo".
La causa di questa decisione è legata al clima di minacce e turbolenze che rendono la sicurezza di quest'area estremamente precaria e pericolosa, e non si esclude la presenza di atti di terrorismo in tutto il Paese. Basta pensare che negli ultimi dieci giorni si sono verificate due situazioni spiacevoli: l’attentato dello scorso 16 febbraio a Taba, nel Mar Rosso, ad un bus su cui erano presenti dei turisti stranieri, e le conseguenti minacce di Al Qaeda con l’invito a lasciare il paese, del 18 febbraio.
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L'Olanda ha già predisposto il rientro in patria dei turisti olandesi che soggiornano nei resort di Sharm El Sheik, messi in guardia dal Ministro degli Esteri di una reale minaccia terrorismo contro i turisti.
Le zone più a rischio, secondo la Farnesina, sono: la regione al confine con la Striscia di Gaza, il Cairo, lessandria, le principali città del Delta e del Canale di Suez e tutta la Penisola del Sinai, dove si registra uno stato di tensione significativo dovuto innanzitutto all'attività di cellule terroristiche jihadiste. Un altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai è rappresentato dalla presenza di tribù beduine che in passato hanno creato situazioni di intimidazione e di violenza come blocchi stradali e sequestri, che hanno coinvolto anche turisti, in particolare nella zona di Nuweiba e in direzione del monastero di Santa Caterina.
Sempre su "Viaggiare Sicuri" si legge che: "Ove si decidesse comunque di intraprendere un viaggio turistico in Egitto si raccomanda in ogni caso di affidarsi a Tour Operator professionali".
Valentina D'Andrea