Estero
Egitto, l'offerta di dialogo dei Fratelli Musulmani respinta dal governo
IL CAIRO, 18 NOVEMBRE 2013 - Lo scorso sabato, un esponente dei Fratelli Musulmani si è detto pronto per un dialogo di portata nazionale, che possa porre fine alla situazione di stallo politico in Egitto. Per la prima volta, non è stato richiesto il ritorno al potere del presidente Morsi.
Il governo sostenuto dai militari, ha tuttavia fatto sapere che non ha nessuna intenzione di avviare i colloqui con l’altra parte, sottolineando inoltre che i giudici hanno suggerito al governo di sciogliere definitivamente il partito della Fratellanza.
La richiesta è stata la prima proposta formale da parte dei sostenitori di Morsi, dopo aver organizzato cortei quasi quotidiani, dove si richiedeva il ritorno dello spodestato presidente, rimosso dal colpo di Stato del 3 luglio scorso.
Mohammed Bishr, figura di spicco della Fratellanza, ha parlato con i giornalisti, chiedendo la liberazione dei detenuti, arrestati dopo la cacciata di Morsi. Altra richiesta della Coalizione è la riapertura dei canali televisivi filo-fratellanza.
“Abbiamo a cuore la stabilità del paese, e la volontà di uscire dalla crisi economica”, ha dichiarato Bishr. Ha inoltre aggiunto che il loro appello di dialogo è diretto anche alle altre forze politiche nazionali, e ha proposto un periodo di due settimane affinché lo stesso appello venga discusso.
Di tutta risposta, il vice Primo Ministro Hossam Eissa ha dichiarato che i sostenitori di Morsi dovrebbero accettare il piano sostenuto dai militari come punto di partenza per i colloqui.
Foto: hurriyetdailynews.com
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Dino Buonaiuto