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Egitto, attentato in moschea: terroristi sventolavano bandiera Isis

IL CAIRO, 25 NOVEMBRE - All’indomani dell’attentato compiuto nella moschea di Al Rawdah, nel Sinai Settentrionale, il bilancio ufficiale della strage diffuso quest’oggi dalla Procura generale egiziana ammonterebbe a 305 morti e 128 feriti.

Attraverso una nota ufficiale, in cui viene citato come fonte il Dipartimento della sicurezza del Sinai settentrionale, la Procura rende noto che molti dei terroristi autori dell’offensiva sventolavano la bandiera dell’Isis. La paternità dell’attacco non è stata ancora rivendicata dal sedicente Stato Islamico, ma dal modus operandi, si ipotizza che la responsabilità della strage sia attribuibile ai jihadisti.[MORE]

Il presidente Abdel Fattah el-Sisi, in un discorso televisivo alla nazione, ha promesso che ci sarà una risposta “brutale” all’attacco. Già nella serata di ieri, la massima carica dello Stato ha ordinato i primi raid aerei, che hanno colpito a morte almeno 15 persone "coinvolte nell'attentato".

Gli autori della mattanza, circa una trentina, precisa poi il comunicato ufficiale della Procura Generale, sarebbero arrivati a bordo di 5 fuoristrada: hanno piazzato ordigni nella moschea sufi, li hanno fatti esplodere e successivamente hanno iniziato a sparare sui fedeli e sulle ambulanze accorse, bloccando tutte le vie di fuga.

Nel mentre, il ministero dell’Interno egiziano fa sapere di aver rafforzato le misure di sicurezza nei “luoghi di culto, edifici importanti e vitali, commissariati di polizia, dipartimenti di sicurezza, luoghi di raduno, cinema, teatri, ministeri, rappresentanze diplomatiche, autostrade e nelle aree di accesso alle città".

Luigi Cacciatori

Immagine da tg24.mediaset.it