Politica

Effetto Grillo in Emilia-Romagna, torna ipotesi Pd-M5s

BOLOGNA, 23 NOVEMBRE - Beppe Grillo rilancia l'alleanza giallorossa e in Emilia-Romagna torna forte la tentazione di un'intesa Pd-M5s per le prossime Regionali. Il più esplicito in questa direzione è stato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ma anche esponenti del territorio, come la consigliera uscente Silvia Piccinini, non disdegnerebbero un accordo in extremis. I dem assistono e sperano. "Il M5s rifletta, potrebbe candidarsi a governare una regione per la prima volta", è l'ennesima mano tesa offerta da Stefano Bonaccini, mentre la sua avversaria, Lucia Borgonzoni, fa spallucce: "Cosa faranno i grillini non ci interessa, noi pensiamo ai temi concreti".

La nuova giornata di passione dentro ai Cinque Stelle si è riversata a cascata sull'Emilia-Romagna. E non è un caso se Luigi Di Maio sarà lunedì sera a Bologna per aprire la campagna elettorale al fianco degli attivisti del Movimento. Di certo, però, a circa due mesi dal voto, non c'è ancora nulla. Anche l'unico punto che sembrava essere fermo, ovvero la presentazione di una lista autonoma a Pd e centrodestra, come sancito dal voto di giovedì su Rousseau, è tornato nuovamente in discussione. Secondo Spadafora, infatti, un accordo con il Pd "non è da escludere, se gli attivisti a livello locale proporranno questa linea".

E in effetti la Piccinini ha chiesto una nuova consultazione online proprio su eventuali alleanze, come aveva ipotizzato nei giorni scorsi anche Roberta Lombardi. Il Pd resta alla finestra. Bonaccini sa che una desistenza grillina lo favorirebbe (così come, alla luce delle aperture di oggi, la strada di un voto disgiunto), ma non può far altro che ribadire quanto ha detto praticamente ogni giorno da un mese a questa parte: "Non dico cosa deve fare il M5s, ci mancherebbe. Ma spero che riflettano, perché potrebbero invece per la prima volta candidarsi" a partecipare "alla guida di una Regione".

Secondo il governatore uscente, che ha festeggiato anche 5 anni da presidente dell'Emilia-Romagna, correre da soli "porterebbe a uno schiacciamento di una presenza autonoma, dato che tutti sanno che con questa legge elettorale vincerò io o Lucia Borgonzoni". La leghista è stata perentoria: "Non siamo interessati a come decideranno di correre i Cinque Stelle: facciano gli accordi che vogliono, ma non penso che sia una somma matematica di voti". Anche perché "vedo promesse di posti in giunta e Cinque Stelle che pregavano di correre insieme al Pd. Ma a votare saranno i cittadini". E, conclude la Borgonzoni, "chi ha votato M5s sono persone che magari provengono da sinistra, ma hanno bocciato quel voto, la giunta regionale e il Pd".

Fonte immagine (Alessio Porcu)