Edipo Re, è ancora sold out per il Teatro di Calabria
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

Edipo Re, è ancora sold out per il Teatro di Calabria

martedì 25 agosto, 2020

CATANZARO 25 AGO - Nuovo sold out per il Teatro di Calabria. La seconda rappresentazione dell’Edipo ReFerite di Luce – ha visto ancora una volta, in pochi giorni, il suggestivo chiostro del Complesso Monumentale del San Giovanni riempirsi in ogni ordine di posto.

In un momento storico in cui, realtà anche molto più grandi, non riescono a mettere in scena i loro spettacoli, grande merito va alla Presidente Anna Melania Corrado, e a tutti i suoi collaboratori, per la riuscita di questi eventi culturali di alto prestigio.

Tutte le norme per la sicurezza sono state rispettate e, per questo motivo, anche la messa in scena ha subito importanti variazioni.  In particolare, l’opera è stata ridotta e divisa in due atti. La sintesi è stata concentrata su determinati aspetti del personaggio.

Il risultato non è cambiato, altissimo è stato il gradimento dell’attento pubblico.

Il prof. Luigi La Rosa ha guidato, prima  dei due atti,  gli spettatori alla scoperta del significato più profondo del dramma antico e dei personaggi.

Il maestro Aldo Conforto ha diretto in maniera magistrale l’opera, ha curato personalmente i costumi e ha interpretato due personaggi chiave.

Salvatore Venuto è stato un Edipo che da capo amato dal suo popolo, si trasforma in uomo concentrato sulla sua condizione di re. Dimentica la pietà, l’indulgenza nei riguardi del suo popolo. É tiranno, sospettoso addirittura di Tiresia, che definisce falso profeta. Un Edipo che non si accorge che ha superato il limite e sta scivolando, per questo, verso la pena a cui gli dei lo hanno destinato. Dopo la scoperta della sua colpevolezza esce dalla società ed è perduto. È proprio in questa ultima condizione che le capacità attoriali di Venuto raggiungono livelli elevatissimi, suscitando grande emozione nel pubblico.

Il già citato prof. Conforto è stato, prima, il cieco Tiresia che riesce a vedere oltre la vista di Edipo e indovina la sorte a cui egli è destinato, e poi il Nunzio, attraendo il pubblico alla drammaticità del suo racconto con grande capacità evocativa.

Un coro di grande pregio, formato da Mariarita Albanese,  Anna Maria Corea  e Marta Parise, ha contribuito a trasmettere il messaggio filosofico. In continuo dialogo con i protagonisti si è formato la propria idea, passando dalla supplica al dubbio, all’esultanza, all’incredulità ed infine alla tristezza per la sorte di Edipo.

A completare questo pregevole quadro il Creonte di Paolo Formoso. Nella prima parte ha interpretato la sua risposta pacata alle accuse con toni accesi di Edipo. Nella seconda, di fronte alla disperazione di Edipo, l’esortazione che egli gli fa ad avere fiducia in Apollo.

A guardare gli autorevoli spettatori, distanziati e tutti rigorosamente con mascherine, una riflessione nasceva spontanea. Da un lato Edipo punito dagli dei per aver superato il limite, dall’altro un popolo che, come ha sostenuto Papa Francesco,  ha creduto di poter rimanere sempre sano in un mondo malato.

L’attualità di questa opera, a duemilacinquecento anni di distanza, è ancora grande.

Prossima replica domenica 30 Agosto.

Saverio Fontana


Autore
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