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Ecobonus per ristrutturare risparminado
ROMA, 25 AGOSTO 2013 – Approvata da poco la conversione in legge del DL n. 63/2013 sull’efficienza energetica varato dal governo Letta all’inizio di giugno, ristrutturare casa, migliorare l’efficienza energetica, puntando sul risparmio in bolletta grazie ad elettrodomestici di ultima generazione è possibile grazie al cosiddetto ecobunus, un bonus fiscale i cui relativi nuovi sgravi previsti entreranno in vigore subito dopo la pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale. [MORE]
Possono beneficiare dell’agevolazione sia i proprietari o titolari di diritti reali (usufrutto o nuda proprietà) sull’immobile oggetto dei lavori, sia gli inquilini o coloro che godono del comodato d’uso. La detrazione spetta altresì ai familiari conviventi (coniuge, parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo grado), purché sostengano le spese e siano intestatari di fatture e bonifici. La detrazione IRPEF per i lavori di ristrutturazione edilizia sostenuti dal 26 giugno al 31 dicembre 2013 può arrivare al 50%, calcolato su una somma massima di 96 mila euro per unità immobiliare. Per le spese sostenute in precedenza, invece, il limite massimo è di 48 mila euro. La detrazione dovrà essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Per ottenerla serve l’’asseverazione’ (ossia una certificazione che attesti la veridicità della documentazione prodotta), da parte di un tecnico abilitato (ingegnere, perito, architetto, geometra). Il pagamento dovrà essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. La detrazione non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per gli stessi interventi, come per esempio, quella per i lavori di recupero edilizio.
I lavori aventi diritto all’agevolazione fiscale sono elencati nell’art. 3 del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di edilizia (DPR n. 380/2001 e successive modifiche). Nello specifico, si tratta di interventi di manutenzione straordinaria, come opere di restauro e risanamento conservativo e lavori di ristrutturazione edilizia per singoli appartamenti e immobili condominiali, e di manutenzione ordinaria per quello che riguarda le partii comuni degli edifici residenziali. La detrazione interessa in modo particolare l’eliminazione delle barriere architettoniche e i lavori che favoriscono la mobilità interna ed esterna all’abitazione dei portatori di handicap gravi o che comunque siano destinati alla prevenzione di infortuni domestici.
Il decreto varato dal governo Letta include anche spese per ‘mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione’, quali librerie, letti, armadi, tavoli, scrivanie, sedie, ecc., nonché per grandi elettrodomestici, compresi quelli a libera installazione, come frigoriferi, lavastoviglie e lavatrici, che rientrino almeno nelle classi di consumo A/A+.
Per ottenere la detrazione sull’Irpef i lavori di riqualificazione energetica devono essere effettuati su edifici già esistenti, includendo in tale categoria i lavori sugli involucri, le opere di isolamento delle pareti, la sostituzione di infissi che aumentano l’efficienza energetica della casa, l’installazione di pannelli solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con altri dotati di caldaie a condensazione.
Al fine di conseguire l’agevolazione, entro 90 giorni dal termine dei lavori bisogna trasmettere per via telematica all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’Energia e lo sviluppo Economico sostenibile) la scheda informativa degli interventi realizzati e relativa copia dell’attestato di qualificazione energetica. Non rientrano nella documentazione da trasmettere l’asseverazione, le relazioni tecniche, le fatture, le copie dei bonifici e le piantine. Per le spese sostenute dal 2009, se i lavori proseguono in più periodi di imposta, è necessario comunicare all’Agenzia delle entrate le spese effettuate nei periodi di imposta precedenti. La comunicazione, anche in questo caso, va presentata in modo telematico, entro 90 giorni dal termine del periodo di imposta. Non occorre, invece, presentare alcuna domanda se i lavori iniziano e terminano nello stesso periodo di imposta.
Rosangela Muscetta [http://www.economia-conoscenza-itc-km.blogspot.it]