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La guerra in Ucraina si protrae oramai da oltre due anni, con alti e bassi su entrambi i fronti. Ma le sorti del conflitto sembrano cambiare. L’Occidente è in difficoltà non riesce a garantire le promesse e gli accordi presi con l’Ucraina. Mosca ha inaugurato nel Parco della Vittoria sulla “Poklonnaja Gora una mostra di armi ed equipaggiamenti catturati al nemico per dimostrare la forza delle Forze Armate della Federazione Russa dal 2022 ad oggi. Trattasi di armi catturate a ben 12 paesi: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Turchia, Svezia, e altre una dimostrazione che la Russia nonostante sia sola vince contro l’intera coalizione Occidentale che sostiene l’Ucraina. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato "La storia si sta ripetendo" riferendosi alle vittorie contro la Germania nel 1943.
"La forza è nella verità. È sempre stato così. Nel 1943 e oggi. Questi trofei di guerra riflettono la nostra forza. Più ce ne sono, più siamo forti"-"Nessun equipaggiamento militare occidentale cambierà la situazione sul campo di battaglia". In tale situazione di crisi le forze Ucraine non riescono a tenere testa alla possente e devastante avanzata delle armate Russe su più fronti. L’Occidente si divide sulle modalità di come continuare a sostenere l’Ucraina, se soltanto con l’invio di armi e attrezzature o come vorrebbe il Presidente Macron anche con l’invio di uomini. Lo stesso recentemente avrebbe dichiarato irresponsabilmente che l’Occidente per ribaltare la situazione dovrebbe inviare anche uomini ma solo se il presidente Ucraino lo richiederà in versione ufficiale. Una proposta imprudente quanto irresponsabile perché non calcola le sue conseguenze.L'idea di un intervento diretto da parte delle forze occidentali solleva molteplici questioni.
Da un lato, un coinvolgimento militare più ampio potrebbe segnare un significativo incremento delle tensioni, facendo crescere i rischi di un confronto diretto tra le grandi potenze e quindi uno scenario da guerra mondiale. Dall'altro, potrebbe essere vista come un tentativo dell'Occidente di intervenire nelle questioni interne della Russia e dei suoi alleati, alimentando l’idea di un'Occidente aggressivo e colonizzatore. Nel frattempo, la situazione in Ucraina continua a deteriorarsi. L'economia è in crisi e le infrastrutture civili sono state duramente colpite. La popolazione civile soffre di carenze di risorse di base come cibo, acqua ed energia, mentre gli scontri intensificano la pressione su coloro che restano nelle città e nei villaggi colpiti dai combattimenti. L'Ucraina chiede maggiore sostegno umanitario oltre a quello militare, ma l'Occidente è sempre più cauto nell'impegnarsi maggiormente. Le opinioni pubbliche in Europa e negli Stati Uniti sono divise sulla questione.
In alcuni paesi, vi è una crescente pressione per trovare una soluzione diplomatica al conflitto, mentre altri ritengono che un approccio più deciso, anche militare, sia necessario per fermare l'avanzata russa. I governi occidentali stanno affrontando crescenti pressioni interne per mantenere la stabilità economica e sociale mentre tentano di navigare nel difficile equilibrio tra sostenere l'Ucraina ed evitare l'escalation del conflitto. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, cerca di mantenere alto il morale del suo popolo e delle sue truppe, anche se le condizioni sul campo sono sempre più difficili. Nel contesto globale, la Cina e altri paesi emergenti mantengono una posizione ambigua, cercando di equilibrare le relazioni con la Russia e l'Occidente. Ciò rende ancora più complesso il quadro geopolitico, poiché qualsiasi decisione in uno scenario così volatile potrebbe avere ripercussioni su scala globale. Mentre il conflitto prosegue e le parti continuano a subire pesanti perdite, la comunità internazionale resta alla ricerca di soluzioni diplomatiche che possano porre fine alle ostilità. Tuttavia, con le parti così profondamente radicate nelle loro posizioni, il percorso verso la pace appare ancora lontano.
Le popolazioni europee inermi guardano con terrore l’evoluzione di questa inutile carneficina sperando nel buon senso e nella saggezza delle scelte dei loro leader, che per adesso appaiono confusi e incerti per cui spesso vengono tacciati di essere assassini, criminali e nemici del futuro dell’umanità. Perseguire le vie della pace con ogni determinazione e mantenere la multilateralità delle relazioni economico energetiche erano e sono le basi per il mantenimento degli equilibri, il benessere delle popolazioni e il diradamento del clima di paura e di morte che aleggia sull’Europa.
Marco Rispoli(Davoli)