Politica

Ecco: le News sull’ Attentato al Gasdotto Nord Stream 2

L'attentato al gasdotto Nord Stream 2 rappresenta uno degli episodi più enigmatici dell'intera guerra in Ucraina, un mistero che sembra essere finalmente vicino a una risoluzione.

Per lungo tempo, Ucraina e Occidente hanno puntato il dito per giustificare ulteriori azioni militari. Tuttavia, nuove rivelazioni suggeriscono una realtà ben diversa.

Secondo quanto riportato recentemente dal Wall Street Journal, il sabotaggio sarebbe stato eseguito da sommozzatori ucraini altamente specializzati, sotto la guida dell'allora capo delle forze armate ucraine, il generale Valerii Zaluzhnyi. Inizialmente, sembra che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fosse a conoscenza dell'operazione e l'avesse approvata.

Tuttavia, quando si è reso conto che i servizi segreti occidentali, inclusa la CIA, erano a conoscenza del piano, avrebbe tentato di revocare gli ordini, ma era ormai troppo tardi per fermare l'azione.

Un ulteriore elemento di destabilizzazione è emerso con l'emissione di un mandato di arresto da parte della Germania nei confronti di un cittadino ucraino, ritenuto uno dei principali responsabili dell'attentato. Questo solleva una domanda inquietante: l'Occidente era al corrente della verità già nel 2022? E se così fosse, perché i media non ne hanno parlato?

Questa vicenda solleva dubbi sul ruolo dei media e sulla loro possibile manipolazione da parte di poteri esterni, al punto che alcuni potrebbero vedere una forma di “dittatura mediatica”, dove le informazioni vengono distorte per mantenere invariato lo status quo geopolitico ed economico.

Un atteggiamento che ricorda i regimi autoritari, dove l'informazione è controllata e filtrata per sostenere l'ideologia di regime. Le popolazioni europee, intanto, restano disorientate e confuse, sommerse da un flusso incessante di notizie contraddittorie e fake news, che circolano dall'inizio della guerra.

Il sabotaggio nel Mar Baltico ha avuto conseguenze disastrose per l'Europa, che ha affrontato un inverno caratterizzato da incertezze sulle forniture di gas, con misure drastiche come le fasce orarie per il riscaldamento che forse avrebbero potuto essere evitate, se l'Occidente fosse stato in grado di contenere il suo Frankestain oramai fuori controllo.

È mia opinione che l’Europa senza gli scambi energetici con la Russia non riuscirà a mantenere in futuro le popolazioni in situazioni di benessere. Si stima che l'intera operazione, di sabotaggio del gasdotto concepita da una rete di militari, funzionari e imprenditori ucraini, sia costata circa 300.000 dollari, finanziati da fonti private. Ma chi sono questi finanziatori? Chi aveva interesse a mettere l'Europa in crisi energetica ed economica?

Molti interrogativi rimangono, e i sospetti si concentrano sull'Occidente e sull'Ucraina. Inoltre, l'utilizzo della nave Andromeda, di origine tedesca, aggiunge ulteriori ombre su una vicenda che sembra tutt'altro che chiarita.

Non v’è ombra di dubbio che chi è stata maggiormente danneggiata dalla vicenda sia la Germania, la quale oltre a spendere miliardi per sostenere l’Ucraina militarmente, è costretta a sostenere ingenti spese per affittare i terminali galleggianti per il trasporto del gas da altri Stati, e che solo in minima parte è stato in grado di sostituire l’ingente mole che la Federazione Russa distribuiva a tutta l’Europa a costi ridotti.

Quello che più meraviglia di questa vicenda risiede nel fatto che, nonostante l'emissione del mandato di arresto per i presunti sabotatori ucraini, la leader europea Ursula von der Leyen avrebbe dichiarato che le relazioni diplomatiche con l'Ucraina rimangono inalterate senza chiedere giustificazioni o chiarimenti sulla vicenda.

Per il pensiero libero, per il pensiero critico.

Marco Rispoli (Davoli).