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Elezioni amministrative 2016: Roma, boom di Raggi. Ecco tutti i risultati. I grandi al ballottaggio

ROMA - I dati del Viminale a scrutini quasi terminati: centrodestra escluso dal secondo turno nella Capitale, dove spopola la M5S Virginia Raggi; la renziana Valeria Valente tagliata fuori a Napoli

Tutte le principali città vanno al ballottaggio. Il dato, anticipato dagli exit poll diffusi dalle reti tv, ha trovato conferma nelle proiezioni su dati reali. A Roma, come da previsioni, si piazza davanti a tutti la candidata del M5S Virginia Raggi, che ottiene un risultato anche superiore alle aspettative e che tra due settimane affronterà al ballottaggio il pd Roberto Giachetti che è riuscito a prevalere sull’esponente di FdI-Lega Giorgia Meloni: il testa a testa è stato serrato. Testa a testa anche a Milano tra il candidato del centrosinistra, Beppe Sala, e quello del centrodestra, Stefano Parisi. Non riescono a passare al primo turno i sindaci uscenti Piero Fassino a Torino e Luigi De Magistris aNapoli: se la dovranno vedere al ballottaggio rispettivamente con la candidata del M5S Chiara Appendino e con il portacolori del centrodestra Gianni Lettieri. Clamorosa l’esclusione dal ballottaggio nel capoluogo campano della candidata renziana Valeria Valente. Anche a Bologna sarà necessario il ballottaggio: il sindaco uscente del Pd, Virginio Merola si attesta al 39,72% e se la dovrà vedere in seconda battuta con Lucia Bergonzoni della Lega che ha raggiunto il 22,23%. [MORE]

Il M5S gongola, Raggi: «Il vento cambia» 
Il primo dato politico che emerge è quello del successo del Movimento 5 Stelle, nettamente in pole position a Roma, in ottima posizione a Torino e diventato, al di là dei rispettivi candidati sindaco, primo partito sia a Roma sia a Torino. Soddisfatta Virginia Raggi: «E’ solo il primo tempo ma è un momento storico importantissimo - ha detto la candidata pentastellata -. I romani sono pronti a voltare pagina. Io sono pronta a governare e restituire bellezza e splendore che merita a questa citta’. Il vento sta cambiando».

Le esclusioni eccellenti
Il secondo rilievo politico riguarda le esclusioni eccellenti: la prima è quella di Valeria Valenti, candidata renziana a Napoli, vincitrice delle primarie contro l’ex sindaco Antonio Bassolino. La seconda sarà quella di Roma: qualora toccasse a Giachetti si aprirebbe un dibattito nel Pd che chiamerebbe in causa lo stesso Renzi, in qualità di segretario e di grande sponsor del candidato capitolino del Pd; nel caso restasse fuori Meloni sarebbe il centrodestra ad aprire il braccio di ferro interno. Quest’ultimo è in realtà già iniziato e anche in tv si sono viste scintille tra esponenti di Fdi e di Forza Italia. E con il leader della Lega, Matteo Salvini, a ribadire che l’errore è stato di Berlusconi che dopo aver scaricato Bertolaso ha scelto di appoggiare Alfio Marchini, che si è fermato ad un deludente 12%, e non la leader di FdI. Salvini, in ogni caso, ha spiegato che qualora nei ballottaggi non vi fossero candidati della Lega o dei suoi alleati gli elettori sarebbero liberi di votare in coscienza facendo sapere però che lui personalmente non sarà «mai per il Pd e mai per Renzi». Marchini dal canto suo ha riconosciuto la sconfitta e spiegato che «evidentemente la coalizione con Forza Italia non è stata capita».
Le altre città

Tra le altre città capoluogo, da segnalare la vittoria (in pectore essendo i dati ancora parziali) a Salerno di Vincenzo Napoli, centrosinistra, con il 73,33% contro il 7% di Roberto Celano, del centrodestra; quella a Cosenza di Mario Occhiuto, centrodestra, con il 60,63%, contro il 19,89% di Carlo Guccione, centrosinistra; e quella a Rimini di Andrea Gnassi, centrosinistra, 57,07%. Anche a Cagliari la partita dovrebbe essere chiusa al primo turno: a metà dello spoglio Massimo Zedda, centrosinistra, conduce con il 51,30% contro Piergiorgio Massidda, centrodestra, fermo al 32,02%. Va poi registrato lo stop di Clemente Mastella a Benevento: l’ex ministro si è fermato al 34,87% e se la vedrà con Raffaele Del Vecchio, centrosinistra, che ha ottenuto il 30,91%. Al ballottaggio vanno anche Novara (Alessandro Canelli, centrodestra, 32,96% contro Andrea Ballaré, centrosinistra, 28,28%), Varese (Paolo Orrigoni, centrodestra, 47,39% contro Davide Galimberti, centrosinistra, 41,38%), Savona (Cristina Battaglia, centrosinistra, 33,28% contro Ilaria Caprioglio, centrodestra, 25,50% e con Salvatore Diaspro, M5S, al 25,35), Ravenna(Michele De Pascale, centrosinistra, 46,66% contro Massimiliano Alberghini, centrodestra, 28,06%), Grosseto (Antonfrancesco Vivarelli Colonna, centrodestra, 40,01% contro Lorenzo Mascagni, centrosinistra, 34,15%),Latina (Nicola Calandrini, Lega e altre liste, 24,92% contro Damiano Coletta, liste civiche, 21,17%) Caserta (Carlo Marini, centrosinistra, 43,45% contro Riccardo Ventre, centrodestra, 19,48%), Brindisi (Fernando Marino, centrosinistra, 36,88% contro Angela Carluccio, centrodestra, 30,5%), Isernia(Rita Paola Formichelli, centrosinistra, 33,33% contro Sara Ferri, Sinistra per Isernia, 25%), Crotone (Rosanna Barbieri, centrosinistra, 28,25% contro Ugo Pugliese, liste civiche, 27,20%), Carbonia (Giuseppe Casti, centrosinistra, 47,3% contro Bruno Ugo Piano, liste civiche, 19,16%), Olbia (Carlo Careddu, centrosinistra, 32,99% contro Settimo Nizzi, centrodestra, 25,56%).
L’affluenza

Quanto all’affluenza, il dato finale parla di un 62,14% di aventi diritto recatisi alle urne. Un dato nettamente più basso di quello di cinque anni fa, quando si era registrata una percentuale di votanti pari al 72,59%, ma che permette di dare per scongiurato il rischio di disaffezione paventato da molti alla vigilia, anche in considerazione della concomitanza con il «ponte» vacanziero del 2 giugno. Notizia segnalata da:(corriere.it)

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