Politica
Ecco il Piano della Vittoria
Oggi 16/10/2024 il presidente Zelensky ha presentato al parlamento Ucraino il Piano della Vittoria per sconfiggere la Russia e per garantire la sicurezza, la stabilità e la ricostruzione dell'Ucraina nel lungo periodo. Il Piano di cui si è parlato molto ed è stato presentato per l'approvazione a numerosi leader europei e Usa non ha nulla di innovativo. Racchiude in un solo documento tutte le richieste poste in essere dal Presidente ucraino nel corso di questi tre anni. In sostanza i punti sono: 1) Resistenza militare e riconquista del territorio controllato dalla Russia in particolare Crimea e Donbass. Obiettivo da considerarsi irrealizzabile anche con il sostegno economico e militare occidentale stante le poche forze stremate dell'Ucraina; 2) Sanzioni economiche contro la Russia: uno degli aspetti principali del Piano è la pressione economica sulla Russia attraverso sanzioni internazionali. Kiev ha lavorato con i paesi occidentali per assicurarsi che le sanzioni continuino ad avere un impatto debilitante sull'economia russa, in particolare colpendo settori chiave come l'energia e il sistema bancario. Cosa che non è avvenuta anzi la Russia ha trovato nuovi partner commerciali: India, Corea, Brasile, Cina da cui ha ottenuto i finanziamenti e i capitali necessari vendendo gas ed energia; 3) Isolamento diplomatico della Russia L'Ucraina cerca di isolare diplomaticamente la Russia, lavorando con alleati internazionali per ridurre l'influenza di Mosca sulla scena globale, ad esempio promuovendo risoluzioni ONU contro l'aggressione russa e cercando il sostegno di paesi non allineati. Questo è vergognoso proprio perché nessuno Stato europeo invoca le sanzioni contro Israele che ha commesso crimini ben più gravi ; 4) Supporto internazionale e assistenza militare uno dei pilastri è quello di mantenere il sostegno militare, economico e umanitario da parte degli alleati occidentali; 5) Ricostruzione e ripresa economica punto non meno importante dell'oramai impossibile vittoria militare è la ricostruzione dell'Ucraina nel dopoguerra. Il piano prevede massicci investimenti internazionali per la ricostruzione delle infrastrutture, la riforma del sistema giudiziario, la lotta alla corruzione e la modernizzazione del paese. Zelensky ha più volte sottolineato l'importanza di un "Piano Marshall" per l'Ucraina. (è mia opinione che l'Ucraina non avrebbe più una sua identità territoriale o politica, ma sarebbe fagocitata e spartita dalla Russia e suoi alleati o da Russia e Occidente); 6) Adesione a NATO e Unione Europea il Presidente Ucraino vorrebbe in tempi brevi l'integrazione dell'Ucraina nelle strutture di sicurezza e di governance occidentali, come la NATO e l'UE al fine di poter invocare l'Art.5 del Trattato Atlantico "Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in Nord America, sarà considerato un attacco contro tutte le parti" scatenando così una guerra mondiale. Va da sé che un piano simile non potrà mai essere accettato dalla Russia, infatti è stato definito folle dal Cremlino, il quale ha espresso l'invito di "svegliarsi" in quanto "la politica di Kiev è senza prospettiva". Si deve considerare infatti che proprio la richiesta di far parte della Nato è stato il motivo dell'invasione contravvenendo alle richieste di Putin che desiderava una zona cuscinetto neutrale senza basi Nato ai propri confini. Attualmente Mosca vanta innumerevoli successi militari e pertanto potrebbe lei imporre delle condizioni di pace più vantaggiose per il suo territorio. La realtà nuda è cruda è che, nonostante l'apertura degli arsenali più avanzati dell'Occidente, Kiev non ha ottenuto successi significativi nemmeno con la decantata controffensiva di Kursk che, per altro, fa parte del piano della vittoria. Proponendo tra l'altro attacchi analoghi sul suolo Russo qualora fossero sbloccate le armi occidentali. Il Presidente Ucraino sembra un bambino capriccioso che deve averla vinta: "La Russia deve perdere la guerra contro l'Ucraina. Non può esserci un congelamento del fronte. Non può esserci alcuno scambio riguardo al territorio o alla sovranità dell'Ucraina", e i suoi alleati devono "costringere la Russia a partecipare a un vertice di pace e ad essere pronta a porre fine alla guerra". Addirittura Zelensky vorrebbe nel suo territorio lo schieramento di "misure deterrenti strategiche non nucleari" come già presenti sul territorio della Germania. Sembra un piano scritto in fretta e furia con lo scopo di ricevere l'approvazione degli alleati prima del 5 novembre e cioè prima delle elezioni americane in cui potrebbe vincere Turmp. Evento che potrebbe comportare un taglio drastico degli aiuti americani nei confronti dell'Ucraina. La valutazione del Piano è privo di diplomazia o di idee di pace, ma è solo ricco di proposte che spingono l'Europa e l'Occidente alla catastrofe mondiale. Tutto questo dovrebbe far riflettere Zelensky che è sempre stato paragonato a Winston Churchill o meglio si è sempre paragonato a lui che affermava "sangue, fatica, lacrime e sudore" sono stati versati già duramente sul campo. Ma oramai il popolo ucraino è decimato, annientato sia moralmente, economicamente e militarmente ed è troppo tardi per comprenderlo. La guerra è definitivamente perduta.
Marco Rispoli (Davoli).