Cultura e Spettacolo

Ecco il brand Muta, ovvero quando il tubino è un'opera d'arte

BOLOGNA, 20 OTTOBRE – Sotto il cielo della creatività bolognese brilla una stella in più. Lei è Odile Orsi, 28 anni, stilista e designer, creatrice di un nuovo brand bolognese destinato ad affermarsi con forza nel panorama modaiolo, non solo locale. Muta, questo il nome, ha carattere da vendere e una filosofia ben precisa: personalizzare l’essenziale. [MORE]

Da questo “credo” al tubino il passo è breve, perché cosa c’è di più raffinatamente minimale del tubino? Muta è il nome di una linea di tubini mini, classici e riediti, rivisti dall’occhio creativo di Odile. Sì perché la vera trasgressione spesso sta nella capacità di imparare e guardare al passato. Per proiettarsi nel futuro e star bene nel presente. Classici e tremendamente moderni, ma anche sobri, chi l’ha detto che il tubino è uno solo? Basta guardare i modelli Muta per rendersi conto che può esistere un’infinita varietà di declinazioni di un capo che rimane minimal e chic.

Odile ha fatto del tubino il punto di partenza per una rielaborazione creativa e mai ordinaria, senza rinnegare quelle caratteristiche di raffinatezza, disinvoltura, e versatilità che l’hanno reso uno dei capi più irrinunciabili. Oltre allo spirito anni Sessanta – linea trapezoidale, lunghezza mini e anima squadrata – nel tubino Muta c’è la sapiente scelta di materiali, la perizia artigianale di chi li lavora mano, e la creatività eclettica di Odile.

Giovane artista più che solo sitlista, che ha messo insieme la passione per il prêt-à-porter con una carriera accademica improntata sulle alle arti visive, Odile trasferisce nei tubini le suggestioni decorative mutuate dal mondo dell’arte – una palma, motivi arabesque, architetture urbane. E’ così che i suoi abiti diventano vere opere d’arte. Pezzi di design. Pezzi unici, dove nessuno è uguale a un altro. Proprio per questo motivo gli abiti Muta non si trovano nei negozi. Per chi fosse interessato può recarsi nell’atelier di via Miramonte 9 e trovare il tubino che fa per sé.

Noemi La Barbera