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Ebola, grave seconda infermiera contagiata a Dallas. Obama: "L'epidemia deve essere attaccata"
DALLAS, 16 OTTOBRE 2014 - Si aggravano le condizioni della seconda operatrice sanitaria contagiata dal virus dell'ebola al Texas Health Presbyterian di Dallas, dopo il contatto con la prima vittima della malattia, Thomas Duncan. [MORE]
Secondo quanto avrebbe annunciato alla Cnn il sindaco di Dallas, infatti, l'infermiera che per seconda ha contratto il virus, sarebbe in condizioni più gravi della prima operatrice sanitaria ammalatasi negli Stati Uniti. La donna si trova ora presso l'ospedale Emory University di Atlanta, dove è stata trasferita d'urgenza in un settore di isolamento speciale. Entrambe le infermiere avevano prestato cure a Thomas Duncan prima della sua morte.
Obama: "L'epidemia deve essere attaccata in Africa"
Intanto anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si sta concentrando sull'emergenza ebola, tanto da annullare i viaggi per campagna elettorale per i candidati democratici a Rhode Island e New York. Dopo un vertice alla Casa Bianca, cui hanno preso parte anche agenzie federali statunitensi, il presidente ha dichiarato: "Le probabilità di una diffusione del contagio negli Usa sono molto basse sono molto fiducioso. Ma l'epidemia deve essere attaccata in Africa". E Obama chiede anche che vi siano maggiori sforzi da parte dell'Europa, e "cose come queste non devono ripetersi piu'". Dal canto suo l'Italia ha proposto un impegno per contrastare la malattia, così come dichiarato dal premier Matteo Renzi che ha precisato: "Nella conversazione telefonica con i membri del G7 ho convenuto un impegno addizionale dell'Italia sull'Ebola in termini di lavoro in Sierra Leone, Guinea e Liberia. Ma la cosa importante è che abbiamo stanziato un contributo di 50 milioni di euro. Prendiamo sul serio la questione e cogliamo l'appello di Ban Ki Mon".
(Foto dal sito ibtimes.com)
Katia Portovenero