Cronaca

Ebola, la degenza del medico ricoverato a Roma giorno per giorno

ROMA, 3 DICEMBRE - Il medico di Emergency arrivato dalla Sierra Leone il 24 Novembre scorso e ricoverato presso l'ospedale Spallanzani di Roma, sembra essere peggiorato. Fabrizio, vive ad Enna con moglie infermiera e due figlie di 17 e 19 anni. Era tempo che voleva lavorare all'estero e dopo una prima esperienza con Emergency in Kurdistan è stato trasferito a Lakka per far fronte all'emergenza ebola. Qui lavorano per la onlus di Gino Strada circa 110 persone tra medici, infermieri e personale per la logistica. La struttura allestita da Emergency prevede un'area di attesa, un'area di smistamento, un'area di isolamento con dieci posti letto, un'area di cura con dodici posti e un'area di disinfezione.[MORE]

Subito dopo l'apertura di questo centro i militari inglesi in cooperazione con Emergency, hanno cominciato la costruzione di un ospedale che accoglierà fino a 100 pazienti e che sarà pronto per la metà di Dicembre. 

 

LA DEGENZA 

Il primo giorno di Fabrizio sembra essere passato senza peggioramenti. Arrivato allo Spallanzani Lunedì 24 dopo un viaggio durato sei ore all'interno di strutture ad alto contenimento, riferisce di aver avuto febbre alta soltanto due giorni prima (38.5 °C), febbre regredita poi dopo l'assunzione di antipiretici. L'unico episodio di vomito e diarrea risaliva a Giovedì 20 Novembre. A Roma ha cominciato subito un trattamento antivirale specifico con un farmaco sperimentale, sotto indicazione del Ministro della Salute e dopo un'ordinanza dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

Mercoledì 26 Novembre la temperatura era risalita a 38.5 °C. Tuttavia non sono stati rilevati episodi emorragici tipici dell'infezione. Fabrizio ha risposto peraltro bene al farmaco.

Giovedì 27 Novembre ha cominciato il trattamento col sangue di un convalescente, infettato dal virus e poi guarito. Gran parte della sperimentazione su questo tipo di trasfusioni è finanziata dalla fondazione di Bill Gates e sua moglie Melinda. In serata ha avuto una diminuzione sia delle piastrine che dei globuli bianchi, mentre le condizioni delle funzionalità renali sono rimaste normali. Durante la notte c'è stato un miglioramento e la febbre è diminuita.

Per gran parte del giorno successivo le condizioni sono rimaste buone. Fabrizio deambulava in maniera autonoma e interagiva positivamente col personale. Erano migliorati i parametri delle piastrine e quelli dei globuli bianchi, così come la funzionalità epatica e quella renale. Non ci sono stati nuovi sintomi della malattia fino a pomeriggio inoltrato quando si sono presentati disturbi grastointestinali importanti. Il 29 Novembre presentava un esantema cutaneo diffuso e la temperatura era salita al di sopra dei 39 °C. Tendeva ad assopirsi facilmente lamentando spossatezza e sonnolenza. I valori delle piastrine e dei globuli bianchi sono rimasti normali. Le funzionalità epatiche invece si sono leggermente alterate. Al trattamento con farmaco sperimentale e plasma è stato aggiunto un farmaco per la risposta immunitaria.

Domenica 30 Novembre le condizioni sono rimaste pressoché immutate. Nel pomeriggio riceve un nuovo trattamento di plasma convalescente e nella giornata di Lunedì registra un miglioramento della transaminasi. Pur rimanendo alta la febbre respira autonomamente, è autosufficiente e risponde a tono alle domande.

Ieri 2 Dicembre si è provato un nuovo ciclo di trattamenti mediante un secondo farmaco sperimentale. Ad oggi le condizioni rimangono invariate, a differenza di un miglioramento dovuto all'assenza di febbre.

Giuseppe Ippolito, il direttore scientifico dell'Istituto ha assicurato che è stata chiesta l'autorizzazione per tutti i farmaci possibili affinché si rendano reperibili al momento opportuno. Ha sottolineato poi che proveranno tutte le terapie ad oggi esistenti.

 

Alberto Oliva