Cronaca
Eataly, accoltellati uno chef e una guardia giurata
ROMA, 30 OTTOBRE 2014 – Una tragedia improvvisa e ancora avvolta nel mistero quella accaduta oggi da Eataly, la nota catena alimentare e centro di ristorazione di Roma. Nel tardo pomeriggio, un dipendente afghano di venticinque anni avrebbe accoltellato uno degli chef in seguito ad una lite avvenuta in cucina. Poco dopo, al sopraggiungere della guardia giurata, richiamata dalle urla, l’uomo avrebbe provato ad uccidere anche quest’ultima che, fortunatamente, ha riportato solo delle ferite. Lo chef, invece, è al momento ricoverato all’ospedale San Giovanni.
Restano poco chiari i motivi che hanno spinto Hosseini Sharif ad un’azione così violenta. Stando a quanto afferma Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, l’uomo avrebbe mantenuto una condotta ineccepibile al lavoro sin da quando aveva preso servizio nel 2013. Non a caso, dopo essere stato assunto nell’ambito del progetto Italia Lavoro, che mira ad aiutare gli emigrati in difficoltà, al dipendente era stato offerto un contratto a tempo indeterminato che, tuttavia, egli non aveva accettato, affermando di aver ricevuto un’altra offerta. Proprio lo scorso 24 Ottobre, Sharif aveva rassegnato le dimissioni, annunciando che avrebbe smesso di lavorare a partire dal 2 Novembre. Farinetti, che oggi pomeriggio era presente nell’edificio, racconta di aver visto l’uomo in preda a un’inspiegabile follia, con uno sguardo quasi allucinato: “I colleghi però avevano notato che negli ultimi giorni era strano e oggi è successa questa tragedia, che poteva anche finire peggio”. Ancora nessuna certezza rispetto alle cause, dunque, anche se la polizia sta già indagando per ricostruire l’accaduto. [MORE]
A salvare la situazione da un epilogo che sarebbe potuto essere peggiore, sono state le urla degli astanti e il pronto intervento della guardia giurata, grazie al quale Sharif non è riuscito nel tentativo di fuggire dall’edificio.
(foto: blogspot.com)
Sara Svolacchia