Cronaca

E' ricercato nell'Imperiese il "Mostro di Nantes" in preda ad una crisi mistica

Ventimiglia 29 aprile 2011 - Xavier Dupont de Ligonnes, cinquant'anni, nobile decaduto che abita in una bella villa nei dintorni di Nantes, nel profondo Nord della Francia, all'inizio di Aprile, in preda ad una crisi mistica ha sterminato la propria famiglia composta da moglie e quattro figli con un'età compresa tra i tredici ed i ventidue anni. In precedenza, facendo fuoco con una carabina a canna lunga, aveva ucciso pure i due cani labrador che possedeva ed a cui erano affezionatissimi i figli più piccoli. A dir la verità la strage familiare, assolutamente premeditata, non si è svolta in un'unica fase. [MORE]

Dopo aver nel sonno giustiziato, probabilmente nel sonno, la moglie Agnes di quarantanove anni ed i tre figli minori con un colpo alla tempia, Xavier ha dato appuntamento, per il giorno successivo al figlio maggiore Thomas di ventidue anni in un “ bistrot” della vicina Angers. Thomas, infatti, non viveva più in famiglia. Dopo averlo attirato in un tranello, Xavier ha ucciso pure lui e ne ha sepolto il cadavere in un bosco vicino. Successivamente con una discreta somma di denaro in tasca, ha lasciato le brume del Nord della Francia a bordo della sua Citroen C5 dirigendosi verso Roquebrune sur Argens, tra Draguignan e Les Arcs nel Var, lungo l'autostrada dell'Esterel.

La strage, compiuta a più di ottocento chilometri di distanza, è stata scoperta a seguito della denuncia presentata da alcuni amici di famiglia preoccupati dalla prolungata sua assenza da Nantes. Da giorni Xavier aveva comunicato alla scuola frequentata dai figli minori ed alle Poste che tutti i Dupont de Ligonnes si sarebbero trasferiti in Australia e che quindi sarebbe stato inutile cercare di rintracciarli. In realtà l'uomo aveva già pianificato la strage in quanto intendeva rifarsi una vita, distruggendo il suo passato, dopo essersi ritirato in convento. Xavier aderiva infatti ad un gruppo di integralisti cattolici, uno dei tanti che infestano soprattutto la Francia del Nord e che propugnano stili di vita assolutamente non raccomandati dalle gerarchie ecclesiastiche.
In un primo tempo sia la Gendarmeria di Nantes che quella di Draguignan pensarono effettivamente ad una fuga dell'assassino in Australia ed interessarono della vicenda gli inquirenti di quella lontana Nazione.

Un avvistamento, pressoché certo, dell'uomo a Nizza non più di quarantotto ore fa, invece sposta il campo delle ricerche lungo il confine tra Italia e Francia e la Gendarmeria d'oltralpe, attraverso l'Interpol, ha interessato della faccenda la Questura di Imperia, oltre che quella di Cuneo, sospettando che l'assassino stazioni tra Mentone e Ventimiglia . Xavier Dupont de Ligonnes è oggi l'uomo più ricercato di Francia, in ragione dell'assoluta gravità del crimine commesso e sue foto segnaletiche si trovano in tutti gli uffici postali, sui treni, sui bus e nei bar del paese transalpino. Se avesse veramente oltrepassato il confine blindato, in ragione del flusso di immigrati tunisini in viaggio verso la Costa Azzurra, di Ventimiglia sarebbe per le autorità di polizia francese un indubitabile scorno.
Sergio Bagnoli