Cronaca
E' reato vessare e accusare ingiustamente la moglie di non curare la casa
Risponde di maltrattamenti in famiglia il marito che, oltre ad essere autore di varie vessazioni, accusa ingiustamente la moglie di non prendersi cura della casa. Lo ha stabilito il Tribunale di Bari che, con una sentenza del 14 aprile 2010, ha confermato la condanna nei confronti di un uomo autore di continue vessazioni e minacce nei confronti della moglie che veniva continuamente accusata, fra l'altro, di non essere una brava casalinga. [MORE]
I maltrattamenti in famiglia - hanno spiegato i giudici pugliesi - integrano un'ipotesi di reato necessariamente abituale che si caratterizza per la sussistenza di una serie di fatti, per lo più commissivi, ma anche omissivi, i quali isolatamente considerati potrebbero anche non essere punibili ovvero non perseguibili ma acquistano rilevanza penale per effetto della loro reiterazione nel tempo. Pertanto risponde del reato di maltrattamenti il marito che abitualmente assume atteggiamenti violenti nei confronti dei propri familiari, proferisce minacce, li sottopone a continui stati di vessazione ed accusa infondatamente il coniuge di poca cura nella gestione della casa familiare.
Una sentenza secondo Giovanni D’AGATA, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, che arriva in un momento in cui i recenti fatti di cronaca che vedono tragicamente protagoniste numerose donne, vittime per mano di uomini impongono una riflessione collettiva per promuovere la cultura del rispetto, affinché una diffusa sensibilità sul VALORE delle PERSONE che non sono cose da POSSEDERE sia una speranza di cambiamento.
Ognuno di noi ha una responsabilità e dobbiamo ricordarci che promuovendo il rispetto, possiamo contribuire a fermare questi abusi
(notizia segnalata da giovanni d'agata)