É reato usare false identità sul web
Scienza & Tecnologia Lazio Roma

É reato usare false identità sul web

martedì 30 aprile, 2013

ROMA, 30 APRILE 2013 - Da quando il mondo della tecnologia è entrato nelle nostre vite private, grazie a social network come Facebook o altri servizi di chat per stringere o mantenere relazioni sociali, il fenomeno del furto d'identità è diventato sempre più sentito. Sì perchè è relativamente facile impossessarsi dei dati d'accesso degli utenti, emulare profili di propri amici e conoscenti, utilizzando i loro nickname e le loro password e chattare o svolgere altre attività sul web al posto loro.[MORE]

Da oggi spacciarsi per un altro sul web ed utilizzare false identità è reato. Lo ha dichiarato la Cassazione con una sentenza dopo un episodio che ha avuto come protagonista una donna che, per vendicarsi della sua ex datrice di lavoro, aveva diffuso il suo numero di cellulare in una chat. Da quel momento la vittima ha ricevuto continue telefonate a sfondo erotico o offensivo. La donna, che non considerava l'accaduto un reato, è stata condannata.

In realtà fino a poco tempo fa il reato scattava soltanto se ci si appropriava dell'intera identità virtuale di una persona, creando un account di posta elettronica uguale o riuscendo ad accedere in quello originale. Ma da adesso, spiega la Corte Suprema, sarà condannato anche chi, con falso nickname, attribuisce alla nuova identità alcune caratteristiche o "segnali" che appartengono ad un utente realmente esistente. ‹‹Il reato di sostituzione di persona ricorre non solo quando si sostituisce illegittimamente la propria all'altrui persona, ma anche quando si attribuisce ad altri un falso nome o un falso stato ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, dovendosi intendere per 'nome' non solo il nome di battesimo ma anche tutti i contrassegni di identità››.

Se il nickname si riconduce ad un soggetto ben preciso ha il valore di uno pseudonimo, e quindi «la sua attribuzione a sè o ad altri, integra il reato di sostituzione di persona».

Insomma la policy sulla privacy nel mondo digitale diventa sempre più rigida, e la prossima volta che vorremo fare uno scherzo utilizzando il web, per vendetta o per puro spirito goliardico, presteremo un pò più di attenzione...

 

Valentina D'Andrea


Autore
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