Cronaca
È omosessuale: negato il diritto alla patente di guida
ROMA - 11 APRILE 2011 - Si è finalmente conclusa, nel migliore dei modi, la tormentata vicenda di Danilo Giuffrida, “condannato” dal pregiudizio della gente, da circa dieci anni, a non avere il diritto a prendere la patente di guida. Era stato privato infatti della possibilità di prenderla, semplicemente per aver dichiarato, all'epoca, di essere omosessuale. [MORE]
La notizia, cha risale al 2001, aveva fatto il giro del mondo ed oggi, a distanza di quasi dieci anni, la Corte d’Appello gli dà ragione. I ministeri della Difesa e dei Trasporti, sono stati condannati in secondo grado a versargli 20 mila euro come risarcimento. Quando Danilo Giuffrida, alla visita di leva aveva rivelato di essere omosessuale, l'ospedale militare informò la Motorizzazione civile che il giovane non era in possesso dei "requisiti psicofisici richiesti" e la patente di guida fu sospesa in attesa di una revisione all'idoneità.
Adesso la Corte d'Appello civile di Catania ha confermato la sentenza di primo grado emessa nel luglio del 2008, ma ha ridotto di 80 mila euro l'indennizzo inizialmente fissato in 100 mila euro.
"E' davvero strano- dice Giuseppe Lipera, l'avvocato di Danilo Giuffrida - che lo Stato invece di chiedere scusa pubblicamente al mio assistito, a nome di tutti gli italiani, abbia deciso di ricorrere contro una sentenza che riconosce il danno esistenziale di una persona che è discriminata perché gay".