Cronaca

E' Morto Valerio Negrini, fondatore e paroliere dei più grandi successi dei Pooh

ROMA 3 GENNAIO 2013 - Valerio Negrini, fondatore e paroliere dei più grandi successi dei Pooh, si è spento nel tardo pomeriggio di oggi all’ospedale Santa Chiara di Trento, in seguito ad un infarto.

«È troppo difficile, in un momento come questo, riuscire a racchiudere in poche parole la nostra sofferenza– dichiarano Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian, che hanno appreso la notizia dalla moglie Paola nel pieno del dolore – possiamo soltanto dire che la nostra strada è stata sempre tracciata dalla sua poesia».

«Non ci sono parole per descrivere un dolore così grande ed improvviso – dichiara Stefano D’Orazio – è una parte della mia vita che se ne va e già sento un vuoto incolmabile, buon viaggio amico mio».

VALERIO NEGRINI.

Valerio Negrini (Bologna, 4 maggio 1946 – Trento, 3 gennaio 2013) è stato un musicista e paroliere italiano, noto per essere il fondatore nonché l'autore dei testi della maggior parte delle canzoni dei Pooh.

Già batterista - e talora voce solista - dei Pooh, dal 1971 si dedicò solo alla composizione dei testi del gruppo lasciando lo strumento a Stefano D'Orazio. Il suo partner più assiduo nella composizione è Roby Facchinetti, in coppia con il quale ha composto numerose canzoni di successo. Resta noto, fino ai giorni nostri, come il quinto Pooh,[1] [2][3] termine che in seguito avrebbe respinto nella sua biografia.

Aveva tre figlie: Alice (1979), Linda (1990) e Ginevra (2006). Dal 1995 era sposato con Paola.
Muore il 3 gennaio 2013 all'età di 66 anni presso l’ospedale Santa Chiara di Trento, a seguito di un infarto[5].

I primi anni  

Fu tra i fondatori del complesso: nel 1962 conosce Mauro Bertoli e dal nulla i due creano un gruppo, I Jaguars, destinato a diventare i Pooh nel febbraio del 1966. Dai primi tempi, Negrini è il batterista e paroliere del complesso. Sporadicamente, canta anche da solista: è suo il parlato di Opera prima; canta tra l'altro in La fata della luna, Tutto alle tre, Il primo e l'ultimo uomo. Gli album in cui si riconosce maggiormente il suo operato nell'organico del complesso sono Memorie ed Opera prima.

Nel 1971, dopo la pubblicazione del 33 giri Opera prima, Negrini decide di uscire dal gruppo per rimanere comunque il quinto Pooh occulto.[6] Una delle principali cause di questa defezione è probabilmente da ricercare nei rapporti difficili che intercorrono tra lui ed il produttore Giancarlo Lucariello.

Il lavoro come paroliere  

Valerio continua a fare il paroliere firmando la maggior parte dei testi. A partire dal 1975 si divide il compito con Stefano D'Orazio, che l'ha sostituito alla batteria. Resta comunque l'autore di quasi tutti i singoli di maggior successo.

Dal momento che i Pooh iniziano ad autoprodursi (1976), il controllo di Giancarlo Lucariello viene meno, sicché i testi di Valerio Negrini cambiano radicalmente e tornano ad orientarsi liberamente in diverse direzioni. È tra l'altro sua l'idea di intitolare il famoso album Poohlover in questa maniera.

Nel 1977 incide insieme a Dodi Battaglia, Roby Facchinetti e Stefano D'Orazio un 45 giri con lo pseudonimo di Mediterraneo System. Le due canzoni (nelle quali Valerio Negrini è voce principale) sono almeno di fatto brani dei Pooh, anche se semisconosciuti. Per l'occasione il 45 giri viene distribuito alle radio. Esso comprende i pezzi Ci pensi? e Mezzanotte a maggio.Il primo trova spazio su una raccolta ufficiale della CGD.


Negli anni ottanta Valerio scrive tra l'altro i testi per i dischi solisti di Roby Facchinetti e Dodi Battaglia.
Tra i testi creati per altri artisti si ricordano in questa sede Un sogno tutto mio (che Caterina Caselli presenta al Festivalbar nel 1973), Uomini addosso di Milva, Ce la fai di Miguel Bosé, Trappole di Eugenio Finardi, Innamoratevi come me di Lena Biolcati, Sto con te di Anna Rusticano, Hey città e Park Hotel degli "Everest" dei quali fu anche produttore.

In tempi recenti  

Accompagna i Pooh nel tour del 1992 suonando i vecchi pezzi nel finale di concerto. In occasione del venticinquesimo anniversario del gruppo pubblica il volumetto "Le guerre poohnike" nel quale espone la biografia del gruppo secondo la sua prospettiva, inclusi alcuni conflitti. Nel 1993, a quasi vent'anni dalla sua ultima partecipazione vocale in una canzone, torna a cantare insieme a Roby Facchinetti in Facciamo una canzone, pezzo incluso nell'album solista di Facchinetti Fai col cuore. A partire dalla fine degli anni novanta, il contributo di Valerio Negrini alla stesura dei testi viene sensibilmente ridimensionato a favore di quello di Stefano D'Orazio, nonostante il lavoro di Negrini come paroliere venga da alcuni ritenuto uno dei pochi elementi veramente insostituibili nel profilo dei Pooh. Al momento in cui Stefano lascia il gruppo (2009) segue comunque una fase di riorientamento nel gruppo, per cui i Pooh tornano a pubblicare canzoni con testi firmati esclusivamente da Negrini. Ha partecipato ad alcune puntate del quiz televisivo Tira e Molla assieme alla moglie.



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